25 maggio 2016

Associazione Familiari e Vittime Amianto Sardegna Onlus – Alghero (SS)

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Più di 400 casi accertati, di cui oltre 200 i morti tra Aeronautica, Marina, Esercito e Carabinieri

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Purtroppo, il fatto che il personale delle Forze Armate e tutto il Comparto Difesa sia travolto dalla tragedia causata dalla indebita esposizione alle micidiali fibre di amianto è un dato tragicamente incontrovertibile che troverà il suo picco di incidenza intorno al 2020/2025, continuando a provocare malattie incurabili e a mietere vite umane nei successivi 15/20 anni e oltre.

Tuttavia, sulla attuale e pregressa dimensione del danno subìto dal personale dipendente non c’è chiarezza.

Tale situazione è dovuta in primo luogo a:

(I) una atavica grave e generale sottorilevazione del fenomeno infortunistico professionale, che unita ad altri fattori quali…

(II) il lungo periodo di latenza della manifestazione delle malattie e patologie asbesto correlate rispetto alla prima esposizione al cancerogeno minerale…

(III) e interni alle FFAA relativi all’organizzazione della rilevazione epidemiologica, completano il quadro.

Il CAD sta collaborando con il Ministro Difesa, con il tramite del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Domenico Rossi, ed i vertici della sanità militare su proposte che comprendono :

  • “Benefici” previdenziali connessi alla inconsapevole esposizione ad amianto subìta dal personale militare e civile della Difesa e della Sicurezza Nazionale;
  • Sorveglianza sanitaria ed epidemiologica. Registro nazionale per la sorveglianza sanitaria e epidemiologica del personale della difesa e sicurezza nazionale;
  • Criteri per l’accertamento e la valutazione della percentuale dell’invalidità e dell’eventuale aggravamento degli irreversibili danni alla salute provocati dalle esposizioni ad amianto e ad agenti biologici, chimici, cancerogeni e per il riconoscimento dei benefici di legge previsti a conforto delle vittime e ai familiari superstiti;
  • Semplificazione e Definitivo coordinamento in testo unico delle norme per l’accesso agli speciali benefici assistenziali e alle provvidenze previste per le vittime del terrorismo, della criminalità organizzata, dell’usura, del racket, del dovere ed equiparati, al fine di superare l’intollerabile quanto odiosa differenziazione tra le Vittime, per ristabilire la fiducia nello Stato da parte dei Suoi leali servitori, senza escludere nessuno;
  • Interpretazione autentica dell’art. 6 del d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 (gu n.284 del 6-12-2011 – suppl. ordinario n. 251 ), al fine di superare l’intollerabile esclusione dei dipendenti dello Stato affetti o deceduti a causa o concausa di malattie o patologie asbesto-correlate o da esposizioni ad agenti biologici, chimici, cancerogeni, ecc., dalla speciale tutela per le vittime del dovere e i loro equiparati.

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I NUMERI DELLA TRAGEDIA CAUSATA DALL’ ESPOSIZIONE ALL’ AMIANTO:

(casi accertati dall’Osservatorio Epidemiologico della Difesa )
  • PERSONALE MILITARE MARINA: 102 casi dei quali 77 deceduti
  • PERSONALE MILITARE AERONAUTICA: 76 casi dei quali 45 deceduti
  • PERSONALE MILITARE ESERCITO: 112 casi dei quali 39 deceduti
  • PERSONALE MILITARE CARABINIERI: 115 casi dei quali 50 deceduti
  • PERSONALE MILITARE GUARDIA DI FINANZA: situazione non rilevata
  • PERSONALE CIVILE: situazione non rilevata

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AFeVA Sardegna – Tore Garau
ASSODIPRO – Sergio Longo

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Nota: Il Coordinamento Amianto pro Comparto Difesa, più brevemente, CAD, è stato costituito, a Roma il 10 febbraio 2016, da AFeVA Sardegna e ASSODIPRO, con il fine di stabilire una univoca, unitaria, coordinata e incisiva azione tra le Associazioni di Vittime dell’Amianto in difesa dei diritti dei militari e dei civili del Comparto Difesa e della Sicurezza Nazionale esposti e vittime dell’amianto e dei familiari di questi, per la rivendicazione e l’affermazione dei diritti ora negati, senza l’erosione di quelli già riconosciuti al predetto personale e ai loro familiari.

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