Fondi dei ticket sospesi
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da La Nuova Sardegna
Il Comune non incassa le risorse regionali per tagliare i costi
Soldi persi?
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LA MADDALENA – Dopo l’esperienza della flotta sarda docet, condannata dall’Unione Europea a restituire alla Regione dieci milioni di euro di contributi per tagliare il costo dei biglietti, giudicati indebiti aiuti di Stato, frena l’amministrazione Comunale di La Maddalena nell’accettare i soldi regionali stanziati per ridurre il costo dei ticket sulla rotta Palau-La Maddalena.
Anche per il 2018 la Regione ha stanziato 500mila euro e nel 2017 330mila, per favorire la mobilità passeggeri di nativi e possessori di casa, non residenti.
A differenza di Carloforte, il comune della Maddalena non intende incassare la somma, almeno fino a quando la Regione non chiarirà la natura del finanziamento.
«Ho tutta l’intenzione di far ridurre le tariffe dei biglietti per i residenti in Sardegna – spiega in aula consiliare l’assessore Gianluca Cataldi che nella vita fa l’avvocato – ma non voglio esporre la nostra amministrazione e quelle che si avvicenderanno a un’eventuale restituzione del finanziamento regionale. Perché da Cagliari non hanno ancora chiarito se si rischia o meno di incorrere in violazioni delle norme comunitarie».
«Per il 2017 erano stati stanziati 165mila euro – afferma il consigliere di “La Maddalena prima di tutto” Mauro Bittu – ma il Comune ha respinto i soldi e non ha stipulato una convenzione con la Delcomar per consentire agevolazioni ai non residenti. A Carloforte, invece, nei fine settimana di ottobre e novembre 2017 e dal 7 dicembre i passeggeri hanno viaggiato con riduzioni sensibili: 3 euro a persona andata e ritorno, 12 euro con auto. La Regione ha autorizzato l’emendamento proposto tra l’altro da un rappresentante isolano, Pierfranco Zanchetta, e approvato durante la discussione della manovra finanziaria. Se non vuol siglare una convenzione con Delcomar potrebbe acquistare i biglietti».
Replica Cataldi: «Non intendo fare pasticci dal punto di vista legale. Mi domando come mai la Regione che ha competenza sui trasporti locali metta i soldi, faccia il bando del servizio pubblico diurno e notturno delle rotte e invece di fare una convenzione con le compagnie trasferisca le somme ai comuni»
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