Il Leone in Piazza Comando. Le osservazioni dello storico Capo Pengo
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Nota di Redazione
Carissimo Capo Pongo…
vorrei innanzitutto farTi presente che il Regio Decreto n. 652 del 7 giugno 1943 – (GU n.170 del 24-07-1943 – Suppl. Ordinario) – come da Te indicato nella nota inviata, è stato abrogato dal D.lgs n. 66 del 15 Marzo 2010.
Ad ogni buon conto… l’art. 32 dello stesso Regio Decreto N° 652/43, non parla di “Motto” ma semplicemente di assegnazione del titolo di Città: “Il titolo di Città può essere concesso a Comuni, ai quali non sia stato già riconosciuto, insigni per ricordi e monumenti storici o per attuale importanza, purchè abbiano provveduto lodevolmente a tutti i pubblici servizi e in particolar modo alla pubblica assistenza.”
Premesso quanto detto, il monumento del Leone in Piazza Comando, così come da dichiarazioni del Sindaco Lai nel giorno della inaugurazione (16 giugno u.s.), sarebbe stato realizzato con la precisa dedica al solo Leone, raffigurato per l’appunto nello stemma civico della nostra Città.
Il Motto da Te reclamato, invece, fa parte dell’araldica grafica identificativa della Città.
Nella targa sottostante, per carità, avrebbero potuto anche aggiungere il Motto, ma – probabilmente – solo per abbellire ancora di più il monumento, che nello specifico – lo ribadisco – vuole però rappresentare solamente il Leone.
Inoltre, mi permetto di evidenziare, che il titolo di Città, (contrariamente alla Tua indicazione), risulta rilasciato con un atto del Presidente della Repubblica datato 6 luglio 1948 firmato da Luigi Einaudi e controfirmato da De Gasperi. In tempo di Repubblica e dopo la Monarchia.
Infine, nulla da eccepire sulla nascita del nostro Gonfalone a partire dal 1893, (come da Te indicato), legata al Generale Giuseppe Garibaldi… ma, credo, a questo recente monumento bisognerebbe allora aggiungerci sotto, non una targa, ma un Libro di Storia.
Cordialmente e con immutata stima
Alberto Tinteri
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