Depositi di Scorie nucleari. Da settembre al via le candidature. In Sardegna 14 siti idonei
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REDAZIONE – Sono 14 le aree idonee individuate in Sardegna per accogliere il Deposito nazionale unico delle scorie nucleari. Quattro nell’Oristanese: una interessa il comune di Siapiccia, un’altra i comuni di Albagiara, Assolo, Mogorella e Usellus, la terza i comuni di Assolo e Villa Sant’Antonio, l’ultima i comuni di Albagiara e Usellus.
Lo ha annunciato, con una nota stampa, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha detto che a settembre sarà pronto il provvedimento.
Le restanti 10 sono nel Sud Sardegna. Una Nuragus, poi a Nurri, un’altra ancora interessa i comuni di Genuri, Setzu e Turri, un’altra quelli di Pauli Arbarei, Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna. E ancora: una a Gergei, una a Guasila, una a Ortacesus. Le ultime tre interessano una i comuni di Segariu e Villamar, un’altra quelli di Mandas e Siurgus Donigala, l’ultima i comuni di Las Plassas, Pauli Arbarei e Villamar.
Si tratta dell’ultimo step prima della scelta definitiva dell’area: per evitare le proteste delle comunità locali si è deciso di aprire le autocandidature, nella speranza che a candidarsi sia almeno uno dei siti individuati dalla Sogin.
Pichetto Fratin non esclude che possano essere prese in considerazione anche «aree militari messe a disposizione dalla Difesa».
Andrà realizzato in un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito stesso e 40 al parco tecnologico. Permetterà di smaltire tutti i rifiuti radioattivi prodotti nel nostro Paese e una volta realizzato consentirà di demolire tutti i depositi temporanei in cui sono attualmente stoccati.
L’impianto accoglierà i rifiuti radioattivi a bassa e media attività, ossia quelli che nell’arco di 300 anni raggiungeranno un livello di radioattività tale da non rappresentare più un rischio per l’uomo e per l’ambiente. In attesa della disponibilità di un deposito geologico, i rifiuti a media e alta attività saranno stoccati in sicurezza all’interno di una diversa struttura di deposito temporaneo, denominata CSA, Complesso Stoccaggio Alta attività, collocata sullo stesso sito del deposito nazionale.
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