Parco La Maddalena. “Territorio fuori controllo, ognuno fa ciò che vuole”
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Comunicato
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REDAZIONE – E’ il reso conto della stagione estiva 2023, visto dai consiglieri di opposizione Rosanna Giudice, Annalisa Gulino e Alberto Mureddu, che puntano il dito sui diportisti cafoni, fuori controllo: “La fine della stagione estiva, almeno per quella fase dei grandi numeri, richiede una riflessione. Viviamo in uno dei territori con bellezze naturali più belle in assoluto ma, questo primato, richiede attenzione da parte di tutti, soprattutto da parte di chi è deputato alla gestione ed al controllo, e che dovrebbe mettere in campo strategie di salvaguardia ambientale.
Partendo dall’approvazione dei nuovi disciplinari, che hanno visto aumentare esponenzialmente il numero delle concessioni a mare, dai 373 del 2022 ai 692, per il noleggio e la locazione nel 2023, anno nel quale, visto il quasi raddoppio delle concessioni, sono stati ammesse anche quelle richieste a cui era stata negata l’autorizzazione, che nel precedente schema, non avendo lavorato l’anno prima, non avrebbero avuto titolo per l’ammissione.
La regola della ripartizione delle autorizzazioni, 75% ai residenti ed il restante 25% ai non residenti, prevista nel DPR, viene vanificata dal Parco nel momento in cui si decide di assegnare, parte di quel 75% non utilizzato dai residenti, alle richieste provenienti da tutta Italia.
Ci chiediamo:
Dove sia la mission del parco in queste decisioni, dove starebbe la salvaguardia ambientale in questa che appare più una scelta politica che di tutela ambientale?
E’ tempo di lavorare all’obiettivo ambiente, già da ora, insieme ai maddalenini che da sempre, anche da prima dell’istituzione del Parco, hanno garantito, lavorandoci, difendendolo, sentendolo proprio, la salvaguardia di tutto il nostro arcipelago.
Questa estate abbiamo assistito a tutte le forme peggiori possibili di un turismo poco rispettoso e spesso prepotente: pescatori in mezzo ai bagnanti, passeggiate su spiagge vietate, maxi yacht ormeggiati che chiudevano intere cale con le cime a terra, soste notturne dei non residenti, nelle cale senza che questo sia concesso dalle regole del Parco, scaricando i liquidi e i liquami di ogni natura.
Perché non mettere in campo un controllo puntuale sulle imbarcazioni presenti nel Parco?
La legge impone l’obbligo del serbatoio delle acque nere o di un sistema di trattamento delle acque reflue. E’ necessario mettere in campo questi controlli di chi accede e transita nelle acque dell’arcipelago, con verifiche a campione durante la stagione estiva. Questa sarebbe un’azione da” Parco”, con anche una adeguata e ridondante informazione, anche attraverso l’utilizzo di cartelli informativi in ogni spiaggia, angolo, cala dell’arcipelago che richiami l’attenzione di tutti, che si è all’interno di un parco nazionale, con indicazione di obblighi e limitazioni e che, a tutti, è richiesto il contributo perché questo territorio possa avere un futuro da condividere con le generazioni future”.
I Consiglieri Comunali di Opposizione
Rosanna Giudice
Annalisa Gulino
Alberto Mureddu
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