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Sanità in Sardegna, sempre peggio. Emergenza-urgenza nel caos. Protestano i sindacati.

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REDAZIONE – E’ diventato difficile affrontare questo serio argomento. Chi lavora sul campo parla di carenza di personale, medici e infermieri, che porta al blocco delle ambulanze, fuori dai pronto soccorso. E di insufficiente numero di mezzi sul territorio, dove mancano le medicalizzate. I reparti che non accolgono i pazienti, così costretti a stare sulle barelle, che non tornano indietro, e a volte spariscono.

E ancora, c’è l’assenza di medici di famiglia e di guardie mediche, che non fanno più da filtro verso gli ospedali.

A Cagliari, per esempio, spiega un medico del 118, ci sono strutture sanitarie ridotte, con la chiusura del Marino poi, la struttura non accetta più urgenze.

Le postazioni di soccorso avanzato, in Sardegna, con un solo medico e infermiere a bordo, sono appena 24, le stesse del 1999. E per capirci, in una città come Cagliari, sono solo due.

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