Regionali. Perché bisognerebbe sostenere politicamente Renato Soru?
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Facciamo un po di memoria…
(Non facciamoci trasportare dall’onda anomala.)
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REDAZIONE – L’aver precluso ai suoi elettori di procedere con le Primarie, notoriamente utilizzate dal Centrosinistra, precludendo così la democratica possibilità di scelta del soggetto politico più gradito, è stato un grosso errore. E su questo punto, non può che condividersi la richiesta avanzata da Renato Soru all’attuale Campo Largo (PD e 5S) per le prossime Regionali di febbraio 2024.
Ma da qui a pensare che lo stesso Soru abbia potuto pretendere di candidarsi con il centrosinistra, per sua esclusiva iniziativa, alla guida della Regione alle prossime elezioni, è altrettanto inverosimile e non condivisibile.
Basta ricordare solo alcuni punti della politica del Signor Soru, nella sua precedente funzione di Governatore della Sardegna, che passa subito la voglia di sostenerlo.
Il primo – Riguarda la famosa ed incredibile Tassa sul Turismo del giugno 2006, (battezzata Tassa Soru), che ha inaspettatamente fatto felici gli amici della vicina Corsica, i quali, con cartelloni esposti nelle banchine, ringraziavano il Governatore della Sardegna Renato Soru, per avergli incrementato esponenzialmente il turismo nautico, spopolando la terra di Sardegna. «Mercì monsieur Soru»… era il cartello che in quell’estate campeggiava beffardo negli approdi di Porto Vecchio, Bonifacio, Santa Manza, Propriano ed altri porti turistici in Corsica. Ringraziavano, quella famigerata imposta sul lusso che, a quanto è accaduto, ha fatto spopolare dalla Sardegna yacht e cabinati per rotte meno esose. E la Corsica era lì, a solo poche miglia, pronta ad accogliere tutti.
Numerose sono state le proteste dei operatori turistici Sardi, inascoltate da Soru, contro questa incredibile tassa patrimoniale applicata anche sulle seconde case, che ha colpito i turisti ed anche quei sardi non più residenti nell’isola, ma emigrati “in Italia”, con l’evidente assurda iniquità voluta dallo stesso governatore Soru, dal suo assessore Francesco Pigliaru, e da tutta la maggioranza di centrosinistra.
Il crollo turistico, è emerso rapidamente in tutta la sua gravità, a partire dalla rilevazione effettuata dalla Rete dei Porti, consorzio al quale appartengono nove importanti scali turistici dell’Isola: Alghero, Porto Torres, Castelsardo, Isola Rossa, Santa Teresa di Gallura, Palau, La Maddalena, Santa Maria Navarrese, Arbatax. Le percentuali del calo, oscillavano dal -20% di Castelsardo al -60% di Porto Massimo al La Maddalena. E lo scalo che ha perso più turisti è stato Alghero con oltre -43%.
La Rete, però, non si è limitata solo a raccogliere e ad analizzare le statistiche dei propri consorziati. Fra gli altri, c’era anche Calagonone il cui porto aveva registrato un calo del -60%, a Puntaldia del -30% e Carloforte del -50%. E nei porti maggiori della Costa Smeralda, Porto Cervo e Porto Rotondo, la musica non era cambiata.
La Sardinia Yacht Service, uno dei più importanti mediatori marittimi dell’isola, aveva segnalato 300 presenze e 87 maxi yacht in meno rispetto all’anno precedente.
Insomma, un disastro impressionante, di enormi dimensioni, che ha compromesso quella stagione estiva, mandando in fumo centinaia di milioni per gli operatori turistici Sardi.
L’altro punto, a cui preferisco non divulgarmi, (per non angosciare gli animi di tante famiglie), è stata la brillante invenzione della creatura preferita dal governatore Soru: “Abbanoa”.
Brevemente… mentre la precedente Giunta Pili, stabilì il costo dell’acqua con una tariffa sottostimata, in capo alla rendicontazione dei Comuni, ottenuta con un sovracalcolo dell’aumento della popolazione residente in Sardegna – (che peraltro stava già diminuendo da tempo…), la strategia della successiva giunta Soru faceva invece nascere Abbanoa senza capitalizzazione, e cioè nascondendo il dovere della capitalizzazione come atto implicito, come dovere esplicito della Regione; e così Soru non capitalizzò Abbanoa che sin dal suo primo sorgere, con tariffe inadeguate e senza capitali, accumulò inevitabilmente perdite che col tempo sono state messe a carico di tutti gli utenti, distribuite sistematicamente e in modo opportuno…
Ed ecco, che pensando a solo questi due modi governare del Signor Renato Soru, che mi passa tutta la fantasia di sostenerlo… anche perché: vincendo le prossime elezioni, bisogna sperare che ogni mattina a seguire, si svegli sempre di buon umore.
(E… facciamo attenzione: non che gli altri siano meglio di Soru…)
(Alberto Tinteri)
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