Fine Legislatura in Sardegna. On.le Manca (Lega): “tutto appare come un circo…”
.
Comunicato
.
REDAZIONE – “Manca solo il nome del candidato governatore, per il resto la legislatura può ormai dirsi in archivio. Tempo di bilanci e di prospettive per le coalizioni, per i partiti, per i singoli consiglieri e, soprattutto, per la Sardegna.
Non è facile scegliere da che cosa iniziare, ma sembra corretto, quantomeno per onestà intellettuale, riconoscere come la legislatura quasi trascorsa debba ritenersi anomala perchè segnata dal peso della pandemia mondiale che di fatto, ne ha fiaccato la parte centrale. Caratterizzarne dopo appena un anno il suo incedere avrebbe fiaccato amministrazioni ben più forti ed organizzate della nostra. Eppure, abbiamo resistito più che degnamente. Non dimentico i momenti in cui la Sardegna era unica zona bianca d’Italia. Così come non dimentico l’ostracismo del governo centrale avverso l’ipotesi del passaporto sanitario che il Presidente Solinas aveva proposto di chiedere a chi volesse arrivare sull’isola. In pratica, ci venne impedito di difenderci.
Al bando la doverosa premessa, abbiamo assistito ad una legislatura di “modesto esercizio”. Mi spiego, è venuto fuori un sistema piatto, ma collaudato, aduso ad assorbire diktat imposti dall’alto (quasi sempre Giunta Regionale) con la partecipazione del Consiglio solamente per ratificare, spesso all’ultimo respiro, decisioni calate dall’alto. Lavori delle commissioni e dell’aula, inutili esercitazioni per suggellare decisioni già assunte. A rimetterci, soprattutto, la figura ed il ruolo dei consiglieri, costretti a seguire uno spartito fisso a seconda dell’appartenenza.
Raramente chi stava seduto da una parte, riconosceva la bontà di una proposta proveniente dall’altra parte. Sentirsi liberi di esprimere il proprio pensiero è forse quello che è più mancato. Da parte mia, ho cercato in ogni intervento di smarcarmi dal conformismo politico e di comprendere al meglio anche il messaggio dei colleghi dell’opposizione. In tante occasioni, me ne hanno dato atto e li ringrazio.
Nell’insieme tutto appare come un circo in cui i “fortunati” attori indossano la maschera dall’inizio alla fine. E allora, giù la maschera. I nostri avversari storici ci vorrebbero sempre più divisi in una miriade di partitini, così da non aver la forza per autodeterminarci.
Esiste un rimedio?
Portare la Sardegna anche politicamente al centro del Mediterraneo attraverso un gruppo di lavoro interterritoriale con tutte le altre isole che ne fanno parte, così da contare non più 1.500.000 abitanti ma 17.000.000.
Di certo, darebbe più forza nel portare le rivendicazioni comuni in Europa per vedere rafforzati i principi di solidarietà e sussidiarietà.”
Buon Anno a tutti.
Ignazio Manca, consigliere regionale (Lega)
.
.
.
Commento all'articolo