Gallura. Cittadini impauriti dalla microcriminalità

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REDAZIONE – Risposte urgenti per la città di Olbia e per tutte le comunità della Gallura, la lotta ai fenomeni criminali più diffusi nel nord est dell’Isola si fa con le armi spuntate.

Lo segnala il quotidiano L’Unione Sarda.

Ieri, i sindaci di diversi centri della zona omogenea di Olbia Tempio hanno spiegato alla Prefetta di Sassari, Grazia La Fauci, le grandi questioni aperte sul fronte dell’ordine e della sicurezza nelle realtà urbane.

Il quadro è allarmante, ad esempio a Olbia, dove da settimane si susseguono atti intimidatori con i raid incendiari anche durante il giorno. La vice sindaca di Olbia, Sabrina Serra, ha segnalato in Prefettura fenomeni preoccupanti come i furti e i danneggiamenti che aumentano in modo esponenziale soprattutto nel periodo estivo. E la situazione di Olbia è emblematica quando si parla di Gallura, la città gallurese passa da 60mila residenti a 200mila persone presenti stabilmente d’estate.

I presidi di Polizia e Carabinieri in termini di organico sono assolutamente insufficienti, ma la stessa Procura della Repubblica di Tempio, come ha spiegato il capo dei pm, Gregorio Capasso, opera con un drammatico deficit nell’organico del personale amministrativo. La vice sindaca di Olbia, Sabrina Serra, ha chiesto una serrata azione di contrasto dello spaccio di droga, soprattutto a tutela dei minori. Anche il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, ha chiesto maggiore attenzione e risorse per la sua comunità.

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