Gaetano Pedroni, risponde al PD sul rapporto dell’Isola con la Marina: “il vostro è un retaggio ideologico… che si ripete”

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La Lettera

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Caro Antonello Naseddu,

in merito al contenuto del comunicato stampa del 05 marzo 2024 avente per oggetto La Maddalena e il rapporto con la Marina Militare, voglio esprimere alcune considerazioni. (Vedi).

Va da se che in un contesto ambientale di pregio come quello del nostro arcipelago sia corretto vietare esercitazioni militari con l’uso di esplosivi e attività che potenzialmente danneggiano gli habitat naturali, anche perché, i cittadini locali, padroni di questa porzione di paradiso, a causa delle regole del Parco Nazionale, subiamo e ci sottoponiamo a tutta una serie di limitazioni di fruizione del territorio in ragione della tutela e della conservazione.

Sul tema specifico delle servitù militari che ritieni prioritario definendolo “problema atavico” per la riconversione economica ipotizzata, voglio però ricordarti, che moltissime infrastrutture ex militari che da decenni sono state cedute alla competenza del demanio regionale attraverso l’applicazionedell’art.14 dello Statuto regionale, giacciono in completo abbandono, in condizioni di improduttività e non redditività e sono tante a livello locale.

Sull’isola di Caprera la fortezza di Punta Rossa con accluse tutte le opere del medesimo comprensorio, comprendenti il molo di attracco, le Batterie di Poggio Raso superiore ed inferiore, lo scalo,il molo e i capannoni di Porto Palma, le infrastrutture di Candeo con accluso il molo di ormeggio.

Sull’isola di Maddalena la fortezza di Nido d’Aquila e le infrastrutture di Carlotto e di Spalmatore, per non parlare dell’ex Arsenale e dell’ex Ospedale militare.

Insomma per dirla tutta, sinceramente penso che continuare questo “mantra” sulle servitù militari a livello locale, quale problema vitale per la nostra comunità, ignorando totalmente di affrontare l’argomento beni demaniali con un’analisi e proposta seria e approfondita, mi pare più una sorta di “retaggio ideologico” non coerente con le priorità vere dello sviluppo dell’economia della nostra comunità.

Mettiamo al centro delle nostre priorità i temi di cui già disponiamo, attiviamoci affinché ripartano i processi laddove sono stati interrotti, dando uno slancio all’economia attraverso nuova occupazione, nuovi spazi per gli artigiani, per le imprese e per il commercio, nuove dimensioni per la nautica e per il turismo.

Personalmente penso che le priorità del nostro paese siano queste.

Sono convinto che quando avremo compiuto questo lavoro, quest’isola  garantirà un futuro per le nuove generazioni con ampi spazi di crescita.

Cordiali saluti”.

Gaetano PEDRONI

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