Mondialpol. Operazione militare con matrice ogliastrina
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Rassegna Stampa
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L’UNIONE SARDA – Una operazione bellica in area urbana, organizzata con tutti i crismi delle tecniche militari basilari. La banda entrata in azione a Caniga e ha lanciato una sfida tattica all’apparato delle forze dell’ordine, contando su una spregiudicata valutazione operativa.
I rapinatori, infatti, hanno portato alle estreme conseguenze l’assalto utilizzando una notevole potenza di fuoco, sapendo bene che Carabinieri e Polizia non avrebbero potuto rispondere restando sullo stesso piano, sarebbe stato un pericoloso conflitto a fuoco con armi pesanti e in area urbana.
Le indagini stanno delineando un quadro allarmante, per quasi 40 minuti ampi settori del centro abitato di Sassari sono stati controllati dai banditi. Una situazione imbarazzante, considerando anche che blitz praticamente uguali sono avvenuti nel 2016 e nel 2018.
Stando a indiscrezioni, i rapinatori hanno aperto una breccia nel muro della sede Mondialpol, dopo avere superato la barriera esterna, utilizzando dell’esplosivo, forse del Semtex. Erano a conoscenza delle caratteristiche della struttura, ossia dell’esistenza di un punto più debole dell’edificio e lì hanno agito.
Oltre ai Carabinieri non hanno esitato a sparare contro un’auto della Polstrada, che però non era blindata come le Gazzelle dell’Arma. Altri operatori delle forze dell’ordine hanno rischiato di essere crivellati dalle raffiche degli Ak47.
Le indagini sono in corso e, sempre stando a indiscrezioni, gli investigatori ritengono che l’assalto (il terzo in “fotocopia” dal 2016) sia stato preparato in Ogliastra, mentre i componenti della banda potrebbero essere stati “ingaggiati” in altre regioni dell’Isola.
(Andrea Busia)
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