Turismo in Sardegna. Gli italiani sono più organizzati; ritorna la mezza pensione

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REDAZIONE – A La Maddalena, quest’anno, l’afflusso turistico lo si registra già da fine Maggio, tra stranieri anche in transito giornaliero e quelli permanenti a ciclo continuo, che sono cresciuti rispetto al passato recente.

Prenotazioni effettuate con notevole anticipo, permanenza mediamente più lunga, con il grande ritorno della “mezza pensione”. Ecco come cambiano le vacanze degli italiani nell’epoca post covid in Sardegna, secondo la lente delle associazioni di categoria. Non è un nuovo turismo, ma un semplice adattarsi alle condizioni date.

Se lo scorso anno l’inflazione ha limitato fortemente la capacità di spesa dei turisti, ulteriormente ridotta dal conseguente aumento dei costi per viaggio, per il pernottamento e per la ristorazione e svaghi, quest’anno la situazione è più stabile con un listino prezzi sostanzialmente invariato, che ha però  consentito a molti di programmare una vacanza un po’ più lunga.

«La Sardegna è un’isola e in quanto tale la vacanza deve necessariamente mettere d’accordo i trasporti e gli alloggi… a diferenza, per esempio, di Puglia o Liguria, dove se uno trova una buona offerta in un hotel può decidere quando andare senza problemi.” – dice Paolo Manca (Federalberghi).

Ma in generale gli italiani si stanno mostrando più attenti alla programmazione rispetto al passato.

«Il nostro settoreprecisa Mancaha patito moltissimo il periodo Covid e ha dovuto poi gestire successivi picchi accompagnati anche da gravi carenze nel reperimento del personale. Ora però sembra che tutti gli elementi si stiano riallineando per poter operare nel migliore dei modi».

Va tenuto presente che in Sardegna oltre la metà dei posti letto vengono venduti a pacchetto. Ma quello che rimane alterato, sono i costi del trasporto aereo e navale.

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