Incendi in Sardegna. Case minacciate dalle fiamme. Nel Sassarese è allarme “riaccensioni”

.

REDAZIONEUn’emergenza che sta devastando la Sardegna e che pare non avere mai fine. Agosto è iniziato con un’altra giornata campale per le squadre anti-incendio, chiamate a domare 12 roghi divampati in poche ore e, al contempo, a completare le operazioni di estinzione di quelli scoppiati nei giorni precedenti. 

In otto località si è reso necessario anche l’intervento dei mezzi aerei, sia della flotta regionale che di quella nazionale. 

Uno dei fronti più impegnativi è stato quello nel territorio di Aritzo, dove un incendio ha devastato il valico di Sa Casa e la zona boschiva a Genna de Mandara. In azione, oltre alle squadre di terra, anche due elicotteri, un SuperPuma e due Canadair. 

Uomini e mezzi aerei impegnati anche a località Riu lu Fungone, tra Calangianus e Luras, con le operazioni complicate dalla zona impervia e dalla scarsità di strade. Fondamentale dunque il sorvolo di elicotteri e Canadair per il rilascio d’acqua. Diverse squadre dei vigili del fuoco, intervenuti assieme a Corpo Forestale, operai Forestas e volontari, stanno inoltre presidiando la periferia dell’abitato, minacciato dalla propagazione delle fiamme.

Intervento sia da terra che dal cielo anche nelle campagne a sud dell’abitato di Flussio. Questo per quanto riguarda gli incendi “nuovi”. Come detto è infatti proseguita la battaglia contro il fuoco anche nelle aree già colpite dai roghi nei giorni scorsi, a causa di alcune “riaccensioni” dei focolai.

Squadre di terra e mezzi aerei sono intervenuti in particolare nel territorio di Nuoro, nell’area di Sa’e Grosta, dove le prime fiamme erano scaturite nella giornata del 28 luglio. E poi a Pozzomaggiore, per lo spegnimento di «ripetute riaccensioni» e per la bonifica nella zona di Funtana sa teula. Così in altre località del Sassarese, come Bonorva, Bottidda e Nulvi. 

.

.

.

Commento all'articolo