HOMEPOLITICA

Giagoni (lega) “Sulla Sanità accuse infondate della governatrice Todde contro il governo nazionale e il solito atteggiamento pilatesco!”

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REDAZIONE  – La nostra Governatrice (Alessandra Todde) che accusa il governo nazionale di non prestare la dovuta attenzione alla sanità in finanziaria è quel che può essere definito un paradosso!

Così il Deputato Dario Giagoni della Lega, con un comunicato stampa riferito alla Sanità disastrosa in Sardegna.

Partiamo dal presupposto che la sanità non è appannaggio di una parte politica piuttosto che un’altra, la sanità appartiene ai cittadini, è un loro diritto!

Il governo Meloni è il governo che più di tutti ha implementato il fondo sanitario nazionale, per un totale di più di due miliardi ogni anno nel triennio 2023- 2025. Analizzando il resto c’è da aggiungere che il decreto liste di attesa rappresenta la risposta più importante rispetto ai cittadini, cittadini a cui non importa dove fare le visite e gli esami ma soltanto la brevità di percorso e la rimborsabilità.

Stiamo lavorando ai nuovi contratti per emergenza urgenza per rendere agli operatori sanitari più favorevole e appetibile il percorso e l’ingresso nei Pronto Soccorso.

Abbiamo creato un AIFA più forte per rendere più veloce l’arrivo dei farmaci al letto del paziente, soprattutto gli innovativi oncologici.

Piccoli passi, certamente, se paragonati a  un contesto in perenne stato emergenziale, ma che dimostrano l’attenzione al tema del Ministro e di tutta la maggioranza alla guida della nazione.

Un impegno che non ravviso nel medesimo modo nella nostra amata regione. Solo per fare un esempio, è di oggi già circolata negli ambienti politici sanitari da giorni, della chiusura notturna del PS dell’ospedale di Olbia.

Una notizia che lascia basiti anche in virtù degli annunci della Giunta Regionale al momento della loro nomina, e del continuo lottare contro i loro stessi dirigenti in un valzer che porta a fare gli scaricabarili per celare forse un’incapacità di base.

Infatti, ciò che ci si scorda di dichiarare quando si accusa il loro stesso apparato dirigenziale è che le ASL hanno spesso richiesto supporto alla regione sia per ciò che attiene l’espletamento di bandi di concorso per l’assunzione di medici del pronto soccorso che possano gestire i codici maggiori, sia per eventuali deroghe a strumenti normativi utilizzati per sopperire all’atavica carenza di medici, come i medici gettonisti, sia per ciò che attiene la rimodulazione degli accreditamenti, esclusiva competenza dell’assessorato della sanità.

Criticità queste che parrebbero essere state notata anche da alcuni componenti della stessa maggioranza alla guida della regione tanto da dover parlare di un Rombo di Tuono solitario appoggiato dalla sola governatrice.

Consiglierei alla maggioranza di risolvere innanzitutto le diatribe interne e poi ragionare sul reale percorso che si vuole tracciare per ridare dignità ai cittadini sardi, millantare errori altrui per nascondere le proprie carenze può funzionare per un lasso di tempo veramente ridotto, prima o poi la verità si manifesta per le conseguenze nefaste di un operato tragico. Infine, vorrei anche puntare l’attenzione su come la collaborazione tra istituzioni sia sempre portatrice di ottimi risultati, come nel caso della modifica allo statuto del Friuli Venezia Giulia approvata quest’oggi, dove hanno vinto i cittadini grazie al dialogo e alla cooperazione.

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“In Sardegna, pochi medici di base, il Ministro intervenga subito!”

Dario Giagoni – inoltre – interviene anche sul caso della carenza di medici di famiglia In Sardegna, presentamdo un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute, Orazio Schillaci.

“Oggi scegliere un medico di base in Sardegna è un’impresa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, in particolare di anziani e persone fragili. Se la penuria di medici di famiglia travolge le principali città come Cagliari e Sassari, nei piccoli comuni (mal collegati) i pochi abitanti non hanno nemmeno un medico di base. Un esempio su tutti, la richiesta di aiuto dei residenti a Santa Teresa Gallura che denunciano la critica situazione di ben 1.600 assistiti senza assistenza sanitaria di base. È l’ultimo caso di una lunghissima serie che interessa quasi tutti i comuni della Gallura e che si accentua ancora di più in quelli piccoli dell’Oristanese, dell’Ogliastra, della Barbagia, del Sulcis-Iglesiente.

Occorrono soluzioni urgenti e concrete perché alla situazione descritta va anche aggiunta l’età media dei medici sardi, tra le più alte in Italia. Ecco perché mi sono rivolto al ministro della salute, ecco perché chiedo che venga riconosciuto a tutti questo diritto sancito dalla Costituzione.”

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