Ancora violenza sugli animali. A Olbia e La Maddalena

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REDAZIONE – Lo segnala il quotidiano La Nuova Sardegna. Il primo episodio riguarda un cane che è stato trovato decapitato e bruciato a Cabu Abbas, nelle campagne di Olbia. Il macabro ritrovamento, avvenuto il 15 novembre da una volontaria della Lida (Lega Italiana Difesa Animali), ha rivelato una violenza estrema: il cane, probabilmente di proprietà, è stato smembrato e il suo corpo dato alle fiamme. Sul posto, solo la testa era visibile, mentre il resto del corpo è stato rinvenuto il giorno seguente, confermando i peggiori sospetti.

«Indossava un collare Seresto – raccontano i volontari della Lida – forse il cane che si era perduto, ed è entrato per sbaglio in un terreno privato» facendo una fine orribile…” 

E proprio giovedi 14, sempre sulle pagine de La Nuova Sardegna, è stata data la notizia della fine atroce di un altro cane, legato e lasciato a morire di fame a La Maddalena

Ancora persone senza scrupoli che pestano, maltrattano e uccidono cani.

Questa volta è stato legato e lasciato morire all’interno di un rudere nella zona di Guardia Vecchia e la sua carcassa è stata trovata da un maddalenino che passeggiava con il suo cucciolo.

L’uomo è entrato all’interno ed è rimasto pietrificato: in un angolo ha trovato quel che rimaneva di un cane di taglia media, ancora con una catena al collo che qualcuno aveva ancorato a un lastrone di cemento. L’autore di questo gesto così crudele deve averlo prima legato, probabilmente picchiato e poi lasciato morire.

Incredibile come il cervello umano continua ad essere così malato di crudeltà…

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