Bonifiche. Comiti risponde subito al M5S
LE BONIFICHE A 5 STELLE
Risposta del Sindaco Comiti all’On.le Emanuela Corda su informazioni riguardo le procedure per il completamento della bonifica
nei fondali dell’Ex Arsenale di La Maddalena
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Comiti risponde subito ai Parlamentari… ma se scrive un cittadino finisce tutto nel cestino: Inevasa la lettera (vedi) inviata dall’Ing. Gian Carlo Fastame sulla questione delle bonifiche!
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LA MADDALENA – Carta e penna e un invito al sindaco a mettere in atto azioni decise per rilanciare La Maddalena. La parlamentare del Movimento 5 stelle, Emanuele Corda, qualche giorno fa ha inviato una lettera al sindaco Angelo Comiti, preoccupata per la situazione di immobilismo che domina l’isola. «Quello che era un ambiente incontaminato, da 5 anni vive il dramma della speculazione edilizia, dell’incompetenza e della corruzione…
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Oggi la risposta del Sindaco Angelo Comiti:
“Gentilissima, nel ringraziarla per l’interesse più volte manifestato nei confronti delle numerose vicende di rilievo nazionale che riguardano la Comunità di La Maddalena, con la presente sono a rispondere all’ultima Sua del 6 novembre 2014, relativa ai temi di cui nell’oggetto.
Come Lei sa, dopo le incresciose vicende successive allo spostamento del vertice G8 2009 a L’Aquila, e dopo un faticoso lavoro politico e istituzionale da parte di questo Comune, affinché le Istituzioni tornassero ad occuparsi di questa comunità, finalmente, il 29/10/2013 veniva sottoscritto un Protocollo d’Intesa fra il MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE , la REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ed il COMUNE DI LA MADDALENA al fine di procedere all’attuazione dell’intervento di cui in oggetto.
L’Art. 3, del predetto protocollo d’intesa, tra le altre cose prevede:
- L’adeguamento del progetto definitivo predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione civile, secondo le prescrizioni della conferenza dei servizi istruttoria del 17 aprile 2013, anche valutando la possibilità di scindere l’intervento in più lotti funzionali, anche al fine di garantire la celere fruizione dello specchio acqueo antistante l’ex Arsenale militare di La Maddalena nel rispetto, comunque, delle priorità di bonifica.
- L’approvazione del progetto definitivo di bonifica risultante dall’adeguamento di cui al punto precedente.
- L’esecuzione dell’intervento “Completamento delle opere di bonifica dello specchio acqueo antistante l’ex arsenale militare di La Maddalena” (1° Intervento).
- L’esecuzione della “Caratterizzazione delle aree esterne alla darsena, nonché esterne alla perimetrazione del sito di bonifica di interesse nazionale di cui alla perimetrazione trasmessa con nota del Ministero dell’Ambiente prot. 24174 TRI/VII del 02.10.2012. (2°Intervento).L’importo complessivo dell’intervento, così come recita il Protocollo di intesa all’Art. 4, ascende ad € 10.836.996,99, di cui € 5.836.996,99 a valere sul capitolo regionale 2014 (SC04.1306 UPB SO4.06.002) e per € 5.000.000,00 a valere sul fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui alla delibera CIPE n.87 del 03/08/2012.Sempre all’art. 4 – Tabella 2 del protocollo d’intesa – è prevista la “Caratterizzazione delle aree esterne alla darsena, non ricomprese nel predetto progetto definitivo, nonché esterne alla perimetrazione del sito” per un importo di € 400.000,00 a carico del Capitolo SC04.1287 del bilancio regionale.Si precisa, in relazione a quanto da lei asserito, che non si tratta di “risorse aggiuntive” ma che quella descritta è la sola dotazione economica a disposizione per la realizzazione dell’intervento.All’art. 6 dello stesso Protocollo viene previsto che il Comune di La Maddalena e la Regione Autonoma della Sardegna costituiscano un “Comitato tecnico di coordinamento locale per l’attuazione del Protocollo d’intesa”.Al Comitato tecnico di coordinamento è demandato il compito di:
- individuare e programmare le attività che concorrono alla celere attuazione del Protocollo;
- supportare, in corso d’opera, le diverse fasi in modo da suggerire soluzioni che siano coerenti con le esigenze di bonifica delle aree.Con nota del 14/03/2014 Prot. n.3626, il Comune di La Maddalena chiedeva la convocazione del Comitato, che veniva istituito con verbale N°1 nella seduta del 10/04/2014.Con verbale N°2 del 24/04/2014, il Comitato tecnico verificava i seguenti aspetti:1. Metodologia di bonifica/messa in sicurezza permanente. In merito a ciò veniva previsto:
- Di valutare la migliore conformazione della barriera con strati adeguati alla tenuta e contenimento di tutte le diverse tipologie di contaminanti (es. metalli, idrocarburi..); lo stesso dovrà attestare con documentazione l’efficacia e la garanzia della tenuta della stessa;
- Proposta di barriera (capping) completa in luogo della sorbonatura idraulica, sull’intera area, con o senza barriera permeabile reattiva con le garanzie di cui sopra;
- In caso di impossibilità tecnico/economica di realizzare un capping completo, valutare la possibilità di un capping a spot con conseguente valutazione sulla tenuta degli ancoraggi; (eventualmente procedere con metodologie a lotti partendo dalla zona interna verso l’esterno della darsena; in tutti i casi permane la necessità di verificare la conducibilità idraulica della barriera e le condizioni di tenuta ambientali già prima descritte);
2. Piano di monitoraggio : pre operam, in operam e post operam. In merito a ciò si stabiliva:
- pre operam : monitoraggio acqua di interfaccia – richiesta di inserimento di indicatori biologici: test ecotossicologici (biota: mitili della catena trofica:cozze etc..) oltre i campionamenti chimici su acque interfacciali; si richiede inoltre l’uso di sonde con boe multiparametriche con acquisizione in tempo reale che misurino i parametri minimi di : ph, conducibilità (salinità), potenziale redox, ossigeno disciolto, ossigeno in % di saturazione, torbidità, clorofilla e comunque che diano indicazione sui parametri oggetto di bonifica;
- in operam : monitoraggio acqua di interfaccia – richiesta di inserimento di indicatori biologici: test ecotossicologici (biota: mitili della catena autrifica :cozze etc..) oltre i campionamenti chimici su acque interfacciali; si richiede inoltre l’uso di sonde con boe multiparametriche con acquisizione in tempo reale che misurino i parametri minimi di : ph, conducibilità (salinità)l, potenziale redox, ossigeno disciolto, ossigeno in % di saturazione, torbidità, clorofilla e comunque che diano indicazione sui parametri oggetto di bonifica;
- post operam : monitoraggio acqua di interfaccia – richiesta di inserimento di indicatori biologici: test ecotossicologici (biota: mitili della catena autrifica :cozze etc..) oltre i campionamenti chimici su acque interfacciali (su proposta del tecnico progettista); si richiede inoltre l’uso di sonde con boe multiparametriche con acquisizione in tempo reale che misurino i parametri minimi di : pH, conducibilità (salinità)l, potenziale reddox, ossigeno disciolto, ossigeno in % di saturazione, torbidità, clorofilla e comunque che diano indicazione sui parametri oggetto di bonifica.Viene richiesto che siano effettuati di monitoraggi pre-durante –post operam su due punti di fondale marino, con frequenza stabilita dagli scriventi, individuati all’esterno delle aree di intervento al fine di monitorare sui sedimenti almeno i parametri chimici metalli, idrocarburi, IPA, biologici, ecotossicologici e biota della catena trofica (mitili etc..), posizionati in aree da scegliere a cura degli scriventi; nei medesimi punti si dovranno attivare monitoraggi ecotossicologici e biologici da individuare a cura degli scriventi
3. Collaudo. Si stabilisce che:
- qualora venga scelta l’opzione del capping totale, come collaudo strutturale dell’opera (non di competenza ARPAS) si ritiene di poter utilizzare i metodi geoelettrici che garantiscano e certifichino la tenuta del capping e le attestazioni e certificazioni del costruttore.
- Qualora si adottino altri sistemi di bonifica (es. dragaggi) ARPAS dovrà certificare il raggiungimento degli obiettivi di bonifica mediante campionamenti ed analisi in contradditorio.
Successivamente (18/07/2014) la Regione trasmetteva la sua determinazione n.15384/589 del 15/07/2014 con la quale il Direttore del Servizio della Tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente Regionale delegava il Comune di La Maddalena all’attuazione dell’intervento di “Completamento delle opere di bonifica dello specchio acqueo relativo all’ex arsenale militare di La Maddalena” e contestualmente si impegnavano le somme per una prima tranche pari ad €5.836.996,99 (capitolo bilancio 2014 SC04.1306 UPB SO4.06.002) demandando all’erogazione, della parte del finanziamento in argomento, con successivo atto determinativo da attuarsi con le modalità previste dalla LR n.5 del 7/08/2007 ed in particolare art. 6 comma 16.
Con la determinazione n.20593/737 del 26/09/2014, trasmessa in data 07/10/2014, il Direttore del Servizio della Tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente Regionale comunicava l’erogazione del 10% dell’importo del finanziamento. Tuttavia faceva presente che, per l’esiguo plafond di spesa dell’Assessorato Difesa Ambiente non viene permesso di liquidare il 10% previsto dall’art. 6 comma 16 della LR 5/2007 ma solo il 5% per un importo pari ad € 291.849,85 (N. impegno 3140010185 – Cod. Fornitore 6000340- SC04.1306 –Cod. Gest. 2234).
Il giorno 09/10/2014, il Sindaco di La Maddalena, con nota prot. 12920, richiedeva ad ARPAS e Ass.to Regionale alla Difesa Ambiente il nulla osta in merito all’intervento della Marina Militare, nelle attività propedeutiche alla bonifica dell’ex Arsenale e caratterizzazione dell’area esterna. Questo intervento si inquadra nell’ambito degli accordi di collaborazione tra Marina Militare e Comune di La Maddalena, maturati in seguito a incontri ufficiali tra il Sindaco Angelo Comiti, il Ministro della Difesa, On. Roberta Pinotti e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Giuseppe De Giorgi.
In data 10/10/2014 il Responsabile Unico del Procedimento, trasmetteva via mail al Cacciamine Rimini la documentazione in possesso del Comune per l’inquadramento preliminare delle aree da assoggettare alle attività propedeutiche di bonifica.
In data 15/10/2014 il personale del Cacciamine Rimini chiariva le capacità tecniche della Nave ed elencava le possibili attività propedeutiche alla bonifica, realizzabili con l’intervento della loro Unità navale.
Con una Nota ARPAS – Dipartimento Gallura – Serv. Valutazione – del 14/10/2014 prot. 28722, ci veniva comunicato il nulla osta all’esecuzione delle operazioni propedeutiche alla bonifica da parte del Cacciamine Rimini.
La Capitaneria Porto di La Maddalena, con nota Prot 02.02.22/16527del 16/10/2014, concedeva il suo indispensabile Nulla osta all’effettuazione da parte della Marina Militare, delle attività propedeutiche alla bonifica. Dette attività, svoltesi con due Unità navali (Cacciamine Rimini e Nave Idrografica Aretusa) hanno avuto luogo dal 16.10.2014 al 24.10.2014. i risultati sono attualmente al vaglio dell’Istituto Idrografico della Marina Militare.
Il giorno 27/10/2014, a mezzo PEC, questa Amministrazione procedeva ad effettuare una richiesta di offerta tecnica per prestazioni professionali, indicando il termine per la ricezione dell’offerta entro e non oltre la data del 14/11/2014. Sulla scorta delle offerte pervenute, si è proceduto al conferimento dell’incarico per la rimodulazione del progetto definitivo di bonifica dello specchio acqueo in questione, al Prof. Ing. Paolo De Girolamo, che oltre alle questioni di cui sopra, predisporrà gli atti per l’indizione della gara ad evidenza pubblica a livello europeo, seguendo le procedure dell’appalto integrato.
È verosimile che, considerati i tempi necessari per la rimodulazione del progetto, la pubblicazione e l’aggiudicazione della gara, l’inizio delle operazioni di bonifica possa avere luogo entro la fine della prossima primavera.
Inoltre, per quanto attiene l’intenzione della Protezione Civile di impugnare il Lodo arbitrale definitivo, pronunciato il 21.10.2014, sul contenzioso Mita Resort – Presidenza del Consiglio dei Ministri, ritengo necessaria un’azione politico istituzionale tendente a scongiurare una eventualità di questo tipo o, quantomeno, a definire in modo preciso i limiti temporali entro cui tale azione debba definirsi. È assolutamente inaccettabile che, dopo due anni in cui le parti in causa sono state impegnate per la definizione della controversia, con l’ausilio di corpose, qualificate e onerose relazioni, avallate e sottoscritte anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sia consentito mettere in campo una operazione dilazionatoria, soprattutto per quanto riguarda i tempi.
Nel mio prossimo incontro con il Presidente della Giunta regionale, fissato per il 27 del corrente mese – (cioè ieri), cercherò di attivare un intervento congiunto per ottenere un incontro presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, finalizzato alla rappresentazione degli interessi della collettività sarda e maddalenina alla conclusione di questa vergognosa vertenza. Le sarei grato se potesse diventare parte attiva, a livello parlamentare, affinché questa e le altre vicende di La Maddalena, possano essere inserite nell’agenda delle iniziative del Governo e del Parlamento.
Nella speranza di poterLa incontrare in un prossimo futuro e con la convinzione di aver risposto in maniera esaustiva a quanto da Lei richiesto, La ringrazio e La saluto cordialmente”.
Il Sindaco – ANGELO COMITI
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