Demolizioni. Le ruspe tengno i motori accesi
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TEMPIO – Le ruspe della procura della Repubblica di Tempio sono ritornate in azione, abbattendo un casolare abusivo realizzato nelle campagne di Telti. Questa volta, a dirigere le operazioni di demolizione del manufatto, è stato proprio il capo della procura gallurese, Domenico Fiordalisi, giunto sul posto dove intervenivano le ruspe di una impresa ogliastrina per dare «un preciso segnale della presenza dello Stato in una regione dell’isola – ha voluto precisare il Procuratore Fiordalisi – dove l’abusivismo edilizio è una prerogativa consolidata nel tempo».
Il cordone di poliziotti, carabinieri e vigili urbani diretti dal colonnello Nicola Lorenzon, che era stato predisposto per evitare incidenti è rimasto inoperoso perché nessuno, in quella desolata campagna gallurese, era presente durante la demolizione. La casa, disabitata da tempo, è stata abbattuta in poco meno di un’ora.
L’azione antiabusivismo della procura gallurese aveva avuto inizio nell’aprile scorso con la demolizione, nell’isola della Maddalena, delle prime tre di abitazioni di un elenco stilato dalla Procura; abbattimenti che avevano provocato la reazione di una parte popolazione interessata alle demolizioni e guidata dagli amministratori comunali che, sindaco in testa, avevano cercato di opporsi alle disposizioni impartite dalla procura della Repubblica in ossequio alle ordinanze di demolizione passate in giudicato e mai eseguite. Le operazioni si conclusero con alcuni lievi tafferugli e le conseguenti denunce da parte delle forze dell’ordine nei confronti di diversi manifestanti per interruzione di pubblico servizio, minacce e ingiurie nei confronti dei ruspisti che stavano demolendo le abitazioni.
Risalgono a quel periodo le oscure minacce di morte che vennero spedite per lettera ai titolari dell’impresa di demolizioni incaricate dalla Procura della Repubblica di Tempio e contro lo stesso capo dell’ufficio inquirente, Domenico Fiordalisi. Un magistrato più volte finito nel mirino di coloro che, per la sua decisa attività contro gli abusi edilizi ed ambientali, lo minacciano di morte. Il procuratore (che viaggia sotto scorta) non si è mai preoccupato e prosegue nel suo impegno contro i cementificatori selvaggi.
Stando al programma della procura della Repubblica, le ruspe dovrebbero proseguire la loro azione anche nelle prossime settimane.
Da mesi la Procura tempiese si sta occupando degli edifici abusivi realizzati in Gallura, un lavoro certosino che ha visto gli inquirenti impegnati nella ricognizioni delle sentenze di demolizione passate in giudicato nelle cancellerie del Tribunale di Tempio e dai magistrati delle sezioni staccate.
Tra marzo e aprile scorso, la Procura aveva avviato le prime demolizioni nell’isola della Maddalena. Dopo i primi interventi le ruspe si erano fermate in quanto i diversi costruttori abusivi erano corsi ai ripari attraverso le sanatorie o l’autodemolizione ma restano ancora in piedi le restanti demolizioni da eseguirsi.
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