Il tribunale gallurese terzo nell’isola
Difficoltà a Tempio dopo la soppressione delle sedi staccate di Olbia e La Maddalena
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TEMPIO – Il tribunale di Tempio, pur tra mille difficoltà e i congeniti problemi di organico, resta saldamente al terzo posto tra gli uffici giudiziari dell’isola. Ad evidenziare il lavoro dei magistrati e del personale che presta servizio nel tribunale gallurese sono i dati forniti dal ministero della Giustizia nei giorni scorsi, un lunghissimo elenco che analizza, settore per settore e punto su punto, quanto si lavora e come nei 139 tribunali italiani.
Al primo posto, e al ventunesimo nell’elenco nazionale risulta Cagliari, con 25 mila iscrizioni di cause (penali, civili, lavoro e volontaria giurisdizione) altrettante definite e un carico di lavoro per singolo magistrato di 821 cause.
Sassari fa registrare invece 9523 iscrizioni, (i dati sono riferiti al solo anno 2013) ne ha smaltito 10200, e ha un carico di lavoro, per singolo giudice, di 702 cause.
Tempio (che amministra la giustizia per l’intera Gallura) ha iscritto 5064 cause, ne ha definito 4682 e ogni magistrato in servizio ha in carico 921 procedimenti.
Al quarto posto Oristano, con 3842 cause iscritte, 3767 smaltite e un carico di lavoro di 452 cause per giudice.
Nuoro ne registra 3191, ne ha smaltito 2759 e il carico di lavoro risulta essere di 399 fascicolo per magistrato.
Fanalino di coda il tribunale di Lanusei, con 1192 cause iscritte, 1302 definite e 399 cause per giudice.
Ma i numeri, da soli, non bastano per illustrare il lavoro che i magistrati e gli impiegati degli uffici giudiziari galluresi stanno smaltendo quotidianamente nell’ormai unica sede centrale, dopo la soppressione delle sedi staccate di Olbia e La Maddalena. Si sono moltiplicate le udienze settimanali, con i giudici (nove i togati, compreso il presidente, e otto Got, giudici onorari) distribuite tra udienze civili (dal lunedì al venerdì, anche in sessione doppia o tripla) con udienze del lavoro e presidenziali dove vengono trattate le cause di separazione e divorzio, tra quelle più “appariscenti” e delicate. Il penale, infine, è un settore programmato, con ben cinque udienze settimanali tra monocratico e collegiale, dove molteplici processi saltano per via della impossibilità di notificare gli atti. E poi ci sono le due udienze gup, altrettante del gip e le straordinarie che vengono fissate giorno dopo giorno. Un lavoro incessante, ostacolato dalle piccole e grandi problematiche che, quotidianamente, vengono poste dagli operatori del diritto. La Nuova Sardegna
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