Stipendi in ritardo, netturbini verso lo sciopero
Rassegna Stampa – La Nuova Sardegna
Poi ci lamentiamo quando i servizi non funzionano…
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LA MADDALENA – Da otto giorni senza stipendio. 27 operatori ecologici ieri, al di fuori dell’orario di servizio e di fronte all’entrata dell’isola ecologica, supportati dai due sindacalisti della Cisl Stefano Giorgi e della Uil Massimiliano Guccini, hanno organizzato una assemblea per denunciare che da 8 giorni attendono lo stipendio ancora non pagato.
Sono gli operatori della Ciclat, società che gestisce il servizio di nettezza urbana per conto del Comune con un contratto da 200 mila euro al mese. Per i lavoratori si tratta di un grande disagio. «La puntualità del pagamento degli stipendi è fondamentale – commenta Guccini. Viviamo in un momento di crisi in cui le famiglie non ce la fanno ad arrivare neanche alla terza settimana. Se lo stipendio slitta di 10 giorni è la fine».
Per questo motivo Guccini e Giorgi hanno comunicato lo stato di agitazione che porterà le organizzazioni sindacali a convocare anche delle giornate di sciopero se a febbraio lo stipendio non sarà pagato entro il 15 del mese. «Questi lavoratori svolgono un lavoro prezioso – aggiunge Guccini. È giusto sia retribuito per tempo». «Non avere soldi è umiliante – sottolinea Giorgi. Anche l’amministrazione deve prendere una posizione. Non è possibile che in due anni, quasi mai, siano stati pagati puntualmente. Chiederemo scusa ai cittadini per i disagi ma non possiamo più accettare questo stato di cose».
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Lùpus in fàbula…
La puntualità del pagamento degli stipendi è fondamentale, lo sciopero, in quanto diritto, va collocato fra i diritti soggettivi pubblici di libertà e trova tutela anche a livello sovranazionale, precisamente nell’art. 28 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
La titolarità del diritto di sciopero va attribuita al singolo prestatore di lavoro (sia pubblico che privato), il quale lo deve esercitare anche senza alcun benestare sindacale.
Ma ecco, però…
…che consequenzialmente spunta fuori uno dei possibili pericoli costanti che certamente potrebbero pregiudicare l’utilizzo dei famosi cassonetti a scomparsa della Signora Carrara posizionati nel centro urbano…
Immaginate voi, difronte ad un legittimo sciopero degli Operatori Ecologici che non vengono pagati per una qualsiasi ragione, il mancato ritiro della spazzatura per vari giorni di sciopero in presenza di forte vento o intensa pioggia… soprattutto nel periodo estivo…
Cosa succederebbe in piazza Comando o negli agltri punti del Centro Storico della Città?
Non ci sono i soldi per la manutenzione ordinaria ma hanno programmato sistemi all’avangiardia dispendiosi e notoriamente vulnerabili ad ogni intemperia…
Forse, invece di fare le prime donne di un palcoscenico ormai sgangherato, bisognerebbe essere più consapevoli della propria realtà di vita… anzichè andare a caccia delle solite belle figure elettorali… da appendere al chiodo!
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