SEGNALAZIONI ED OPINIONI admin 7 Febbraio 2015 0 Commenti

Prof. Milani. “Il Decano dei Premiati”

Il Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero Paolo Merlo…

Quando funzionava davvero!

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LA MADDALENA – Presso l’Università degli Studi di Sassari, lo scorso 18 ottobre 2014, si è svolta la “59^ giornata del Medico”, in cui è stata consegnata una Medaglia d’oro di Benemerenza al Prof. Romeo Milani il quale, per l’occasione, è stato nominato “Padrino” nel giuramento professionale dei 103 medici neo laureti.

Il “Decano dei Premiati”, così è stato ufficialmente nominato il Prof. Romeo Milani dal Rettore dell’Università di Sassari, con i due più giovani medici neo laureati Dott. Giovanni Antonio Marras di Sassari e la Dott.a Lavina Masu di La Maddalena, dopo il giuramento ha consegnato il “Testimone” ai suoi giovani colleghi “con l’augurio di un percorso professionale foriero di felicità e onore… con Ritorni immancabili se compieranno la missione con spirito religioso, secondo i suggerimenti di Cristo”.

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Ma chi è il Prof. Romeo Milani?

Milani Nato a Grosseto il 6 marzo 1935, Romeo Milani si laurea presso l’università di Roma nel 1964 e si iscrive all’Ordine dei Medici di Catania nel 1965. In seguito, nel 1973, trasferisce l’iscrizione all’Ordine dei Medici di Sassari. Consegue la libera docenza in Semiotica Chirurgica e le specializzazioni in Chirurgia Generale, Urologia e Chirurgia Toracica.

Nel 1967 ricopre il ruolo di assistente e di Aiuto presso l’Istituto di Patologia Chirurgica dell’Università di Catania.

Nel 1970 abbandona la carriera Universitaria per intraprendere quella Ospedaliera.

A La Maddalena, riceve l’incarico di adeguare il Presidio Ospedaliero Paolo Merlo alle richieste del territorio insulare e dei Comuni marini frontalieri con una particolare attenzioneall’emergenza derivante dalle criticità locali.

I suoi impegni per l’Ospedale maddalenino

Nel 1971 , il Prof. Milani, fa nascere a La Maddalena l’impianto Pace-Maker, l’uso del Telecardio, l’attivazione del Servisio dialitico extra-corporeo e peritoneale (1973), l’utilizzo diagnostico della endoscopia urologica e digestiva, litotritore a ultrasuoni (1976), la raccolta di sangue cordonale per il prelievo di cellule staminali, la fisiokinesiterapia, il trattamento iperbarico per l’emergenza e per le necessità routinari (1992).

Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero Paolo Merlo, Prof. Milani è titolare del brevetto per la realizzazione di un accesso vascolare protesico ad uso dialitico extra corporeo, attualmente in commercio ed in uso in tutte le strutture ospedaliere nazionali.

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I suoi Studi Scientifici… Nazionali

E’ autore di circa 50 pubblicazioni scientifiche tra le quali spicca una originale tecnica chirurgica di “Utero-sigmoido-stomia, anti stenosi e anti reflusso”.

Socio fondatore e membro del Direttivo S.I.T (Sud Italia Trasplant), nel 1987 ottiene in Sardegna la prima Autorizzazione dal Ministero della Sanità al prelievo di rene da cadavere a scopo trapiantistico.

Contribuisce attivamente, ancora oggi, alla divulgazione della cultura del trapianto organizzando convegni di respiro Nazionale per la donazione degli Organi. (dalla Rivista Medica Ed. Gen. 2015)

Grande Professor Milani!

Complimenti e Tantissimi Auguri…

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Il Prof. Milani ci onora con il Suo interevnto…

GRAZIE …. per la memoria che hai tracciato per ricordare i punti più salienti del mio percorso professionale. La medaglia che te ne ha dato lo spunto non è la prima del suo genere ma sarà sicuramente l’ultima assegnatami per meriti sanitari. Non nego di esserne fiero perchè l’attestato di benemerenza che l’accompagna mi conferma di aver saputo portare a compimento gli obbiettivi che mi ero prefisso nonostante le allettanti lusinghe alternative più convenienti presentatesi in seguito. La mia determinazione nacque imperiosa in età pre-scolare a seguito di una necessità vitale a cui nessuno seppe dare risposta tranne le lacrime inermi di mia madre e la pietà dei simili. A miracolo avvenuto scaturì la vocazione infantile che pretese di addossare a mio carico la soluzione degli stessi bisogni che sarabbero potuti occorrere in casi analoghi ad altri indigenti, meno fortunati di me. Sorse così l’impulso di dover divenire Medico al servizio di tutti i bisognosi che in seguito si perfezionò e concretizzò in passione anancastica da cui trassi la forza per portare a termine l’oneroso obbiettivo. Molto contribuì anche la mia esperienza seminaristica che abbandonai anticipatamente per sopravvenute incompatibili necessità ma il camice candido che in seguito indossai ben si addiceva alla innovata condizione di “Sacerdote laico di Cristo”. Ora che ne sai di più,comprenderai meglio.