Saremar. Traghetti fermi in porto

Il personale aveva già scioperato il 25 e il 26 marzo scorso e manifestato il primo aprile a Cagliari.

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FOTO450_SAREMARFOTO450_icknnusasaremarLA MADDALENA – Anche oggi, per la seconda giornata consecutivo di sciopero, tutte le navi sono rimaste ferme in porto. La protesta è contro la privatizzazione della Saremar e per chiedere un futuro alla compagnia assieme alla garanzia dei collegamenti verso le isole minori.

Lo sciopero, indetto dalle segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti, ha visto una adesione totale del personale che aveva già manifestato il 25 e 26 marzo scorso, con una astensione dal lavoro, e l’1 aprile con un corteo a Cagliari al quale avevano preso parte anche i sindaci di La Maddalena e Carloforte.

I dipendenti Saremar garantiscono, comunque, anche oggi i collegamenti essenziali fra Carloforte, Calasetta e Portovesme e tra La Maddalena e Palau con 26 corse complessive alle quale si aggiungono le due sulla tratta Santa Teresa-Bonifacio.

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“E’ una nuova giornata di disagio per i passeggeri ma si giustifica con la necessità di impegnarci a mantenere un futuro per tante famiglie e per avere collegamenti garantiti con le isole minori”, spiega Gregorio Vacca della Filt-Cgil, il quale ha ribadito che “lo sciopero mira a difendere il diritto alla mobilità di comunità la cui economia dipende fortemente dalla qualità di un servizio essenziale quale è il trasporto marittimo”.

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