Sanità. Arru a La Maddalena

Tutti con la coda in mezzo alle gambe… parla il megagalattico Assessore ARRU

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arruLA MADDALENA – E’ giunto ieri mattina a La Maddalena l’Assessore Regionale alla Sanità Luigi Arru che ha fatto visita alla ex RSA di Padule in cui sono insediate tutte le attività ambulatoriali della ASL, accompagnato dal Commissario della ASL Olbia Paolo Tecleme, dal Direttore Sanitario Salvatore Ortu, e dal Direttore Amministrativo David Harris, il quale ha dichiarato: “ho trovato una buona base per realizzare una Casa della salute”, assicurando che Succesivamente si è trasferito presso l’Ospedale Paolo Merlo, affermando che “l‘ospedale non chiuderà, ma il nostro compito consiste nel provare ad efficientare il sistema”. Noi amministratori, e anche la comunità dell’Isola, abbiamo una responsabilità collettiva e, insieme, dobbiamo sviluppare un sistema che dia delle risposte adeguate alle esigenze della popolazione”.

COMITI_FANTOZZI

Nella sala consiliare di La Maddalena, erano presenti il presidente del Distretto di Olbia, Antonio Satta, diversi esponenti della Giunta e Consiglieri comunali, rappresentanti della associazioni del territorio e alcuni cittadini. Dal sindaco di La Maddalena, Angelo Comiti, sono arrivate richieste di “intervento di carattere politico, sia regionale che nazionale, volti al riconoscimento della specialità di questo territorio, perchéha ammesso il sindacoi costi dell’ospedale di La Maddalena non possono scaricarsi interamente sui costi del bilancio della Asl”.

Il sindaco Comiti – non sapendo probabilmente cosa dire,  anzichè parlare di chirurgia d’urgenza, di punto nascite, di pronto soccorso e di camera iperbarica in odore di trasferimento per Olbia,  ha preferito fare il ragioniere della ASL – (stile Ugo Fantozzi) – preoccupandosi doverosamente del bilancio dell’azienda sanitaria…

Alla fine della fiera, comunque: Tra Dirigenti, medici, paramedici e politici locali, tutti hanno ben pensato di rimanere con la coda in mezzo alle gambe, annuendo ad ogni brusco movimento del super Assessore Arru, con il consueto falso compiacimento dettato da quel sorrisino da primi della classe… affaticati dai troppi impegni di lavoro.

Arru, a conclusione della sua visita, sempre dialogando con questi personaggi, ha poi così concluso: “Stiamo affrontando un percorso difficile per garantire il diritto alla salute a tutta la popolazione della Sardegna, per far ciò dobbiamo però trovare un modello in grado di garantire assistenza territoriale forte, che si integri con le cure ospedaliere per acuti e un sistema adeguato di emergenza-urgenza. I progetti sono aperti alla discussione, non in nome della solidarietà, ma in nome del bene della collettività. Siamo pronti a cucire un abito sartoriale realizzato per La Maddalena, vi è la massima volontà di costruire un modello, e stimo pensando di fare dell’Isola un laboratorio sperimentale che poi possa venire esportato in più larga scala”.

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Sanità, deficit preoccupante in Sardegna

È il dato peggiore dopo il Lazio

ANSA – Il buco della spesa sanitaria in Sardegna si trasforma in voragine e raggiunge livelli che mettono l’Isola quasi all’ultimo posto tra tutte le Regioni italiane: il disavanzo ha toccato la soglia dei 342 milioni di euro, con una spesa sanitaria complessiva che ha raggiunto quasi tre miliardi e 360 milioni.

È una fotografia inquietante quella scattata dai dati del ministero della Salute, relativi ai risultati d’esercizio per il quarto trimestre 2014 e antecedenti alle coperture regionali.

Cifre, cioè, non ancora definitive e suscettibili di variazioni, in peggio.

“È il peggiore dato in tutta Italia dopo quello dei 411 milioni del Lazio”, ha puntualizzato il presidente della commissione Sanità della Camera, il deputato sardo dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, che ha snocciolato le cifre durante il dibattito sul Def in corso a Montecitorio. “Non c’è più tempo per i riti bizantini e i giri di parole della politica sarda, che ha sempre paura di scontentare qualcuno. La Sardegna è invece oggi chiamata a decisioni coraggiose, senza pregiudizi”.

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