Pedroni: rilanceremo La Maddalena

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La Nuova Sardegna

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LA MADDALENA – Va alla conquista della poltrona di sindaco con la lista “Il vento che cambia”. L’ex sindacalista Gaetano Pedroni, 48 anni, con la sua squadra punta al dialogo con i cittadini, alla trasparenza della macchina amministrativa, a progetti immediati di sviluppo per offrire opportunità di lavoro.

Qual è il punto di forza della lista e del programma?

Upedronin grande rinnovamento, con la presenza di 12 persone estranee alla politica ed esperienze in vari settori. E le donne, 7, che esprimono sensibilità e concretezza. Il punto di forza del nostro programma è la prospettiva del lavoro.

Nella sua lista ci sono esponenti della vecchia classe politica maddalenina. Come si conciliano queste presenze con il cambiamento?

Il rinnovamento si accompagna all’esperienza, indispensabile nella fase iniziale di un mandato. Non ci saranno imposizioni, né schemi precostituiti. Ogni giovane riceverà una delega, nella prima parte del percorso sarà affiancato da politici navigati, acquisita l’esperienza potrà agire in maniera autonoma.

Un pregio e un difetto delle liste concorrenti.

Dei 5 Stelle apprezzo la genuinità dei ragazzi. Forse gli manca il senso pratico: sono troppo radicali nel mantenersi autonomi, la società è fatta anche di mediazioni. La continuità dell’amministrazione Comiti accomuna le altre due liste. La civica di Rotta eredita proprio quella del sindaco uscente. La lista di Montella rappresenta una continuità programmatica e amministrativa per la presenza di un ex assessore e dell’ex capogruppo.

Si legge nel suo programma: intendiamo rilanciare e riqualificare l’ospedale. Ma la competenza sulla sanità è della Asl e della Regione. Come manterrete l’ impegno?

Apriremo un tavolo permanente di trattative con la Asl. Ci sono norme che tutelano le isole minori, la proposta sanitaria deve essere adeguata alle richieste dei cittadini e garantire sicurezze.

Sostenete che un’amministrazione non crea direttamente occupazione ma ne determina le condizioni . Elencate diversi progetti di riqualificazione, ma dove troverete i soldi per realizzarli visto che Regione e Stato erogano sempre meno risorse?

Prima di tutto apriremo un negoziato con la Regione per svincolare le strutture dell’ex arsenale dal lodo della Mita resort. E per trovare un operatore che sia in grado di farle decollare, assumendo persone del posto. Nel frattempo dialogheremo con i nostri interlocutori per aderire a bandi europei. Abbiamo contatti diretti per realizzare i progetti contenuti nel nostro programma. E non solo.

La vostra lista è sostenuta da Sel, Comunisti italiani e Rosso Mori. Come concilierete il peso dei partiti con la natura civica della lista, in particolare ai tavoli delle trattative con Regione e Governo?

La politica rappresenta una garanzia per dialogare. Abbiamo già i nostri interlocutori, consiglieri regionali, parlamentari. Amministrare un paese significa occuparsi del cittadino e della città stessa. Esclude una visione di sinistra o di destra. Il gruppo mi riconosce capacità di mediazione e di sintesi.

Perché i maddalenini dovrebbero darvi fiducia?

Perché nella nostra lista ci sono persone che si sono sempre spese per la nostra comunità. Non ci siamo inventati e vogliamo cambiare le cose.

di Walkiria Baldinelli

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