Consiglio Comunale nuovo a metà

La Nuova Sardegna – Serena Lullia

Il primato è di Fabio Lai nella lista del sindaco Luca Montella.

Da definire la giunta: saranno valutati consensi, competenza e disponibilità

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LA MADDALENA – Tra prime volte e ritorni. Il nuovo Consiglio comunale si rinnova a metà. Otto le facce nuove che siederanno in aula e tutte con bagagli di voti non da condominio.

I più votati. Il più amato nell’urna è stato Fabio Lai (Insieme a voi), 640 preferenze.

Seguito da:

Maria Pia Zonca (Insieme a voi) 594;

Roberto Zanchetta (Il vento che cambia) 484;

Massimiliano Guccini (Insieme a voi) 448;

Annalisa Gulino (Insieme voi) 386;

Rosanna Giudice (Il vento che cambia) 378.

I ritorni. Per la maggioranza ritornano sui banchi del Consiglio Maria Pia Zonca, Massimiliano Guccini, Gianluca Cataldi, Claudio Tollis e Roberto Ugazzi. Per la minoranza, siede in aula dopo aver occupato lo scranno più alto dal 2002 al 2004, l’ex primo cittadino Rosanna Giudice. Con lei anche Roberto Zanchetta e Gaetano Pedroni.

Cancellati dal voto. Il verdetto delle urne spazza via alcuni big della politica. Nonostante i suoi 208 voti, il più votato della lista “La Maddalena prima di tutto” resta fuori dal Consiglio l’ex assessore all’Urbanistica Mauro Bittu. Stesso destino per Andrea Columbano, 170 voti, Stefano Filigheddu, 131 preferenze, Pierpaolo Olivieri, 130.

Potere alle donne. Quasi una rivoluzione rosa. Sono sei le donne che siederanno in Consiglio. Quattro arrivano dalla maggioranza, due dalla minoranza. Portano in dote pacchetti di voto pesanti, tra i 270 e i 594 voti.

La giunta. Il neo sindaco Luca Montella ha detto che si prenderà tutto il tempo necessario per ordinare le idee prima di nominare la giunta. Se il criterio che il primo cittadino dovesse adottare fosse solo quello dei voti, la squadra di governo sarebbe presto fatta.

Quattro gli assessorati, da dividere tra Lai, Zonca, Guccini, Gulino. Ipotesi che rispetterebbe anche l’obbligo di legge delle quote rosa in giunta. Ma potrebbero subentrare altre logiche legate alle competenze o alla disponibilità degli eletti.

Tracollo Pd. Il Pd si interroga sulla debacle, destino gemello a Tempio. Il partito che ha governato per dieci anni l’isola sostenendo Angelo Comiti e che in questa tornata elettorale aveva puntato su Andrea Rotta precipita nel gradimento degli elettori. La lista Comiti nel 2005 aveva ottenuto il 28,8% dei consensi e 2019 voti. Quella di Rotta si ferma al 12,52% e 806 voti.

Il cappello dei partiti. All’indomani del voto i partiti del centro destra hanno cercato di mettere il cappello alla vittoria di Montella. A partite dai Riformatori, a cui il sindaco appartiene. Ma il neo primo cittadino replica secco.

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«La nostra è una lista civica che abbraccia un po’ tutte le anime partitiche».

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