Sanità. Pigliaru difende la riforma
Ma la Gallura si ribella
La Base attacca il piano e l’Assessore Arru.
Il governatore: la direzione è giusta
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CAGLIARI – La Base attacca, Pigliaru risponde. Il governatore difende la riforma sanitaria «siamo sulla strada giusta» e l’assesore Luigi Arru. Le critiche dei tre consiglieri della Base Efisio Arbau, Michele Azara e Gaetano Ledda sono pesanti: «La rete ospedaliera e la gestione della sanità in Sardegna sono una cosa seria ma purtroppo chi guida l’assessorato è totalmente inadeguato. Il piano – aggiungono – è calato dall’alto frutto di un lavoro carbonaro fatto da quattro amici dell’assessore, senza alcuna logica e privo di quella condivisione del consiglio regionale, dei territori e degli operatori, unica vera condizione per raggiungere un minimo risultato». I tre entrano poi nel merito di alcune delle conseguenze del piano: «La riforma ha cancellato il terzo polo sanitario isolano, quello di Nuoro, ha degradato la sanità ogliastrina e ha marginalizzato presìdi vitali come quelli di Ozieri e Sorgono». «In Consiglio regionale – concludono – proveremo a trovare le soluzioni giuste per tagliare gli sprechi e contemporaneamente offrire un servizio migliore».
Il governatore non ci sta: «Qualcuno sostiene che la riorganizzazione della rete sanitaria sia la pensata solitaria dell’assessore Luigi Arru. Si sbaglia di grosso. Si tratta invece di una proposta non solo serissima, elaborata dopo mesi di lavoro dal nostro assessorato, ma anche fatta propria dall’intera giunta e dal presidente più di tutti. È ora di riformare profondamente la nostra sanità pensando esclusivamente a migliorare il servizio offerto agli utenti, ovunque vivano nell’isola. I sardi non possono più aspettare, hanno diritto a servizi adeguati per la loro salute. Ci sono 60 giorni di tempo per discuterne e migliorare la nostra proposta, ma una cosa è certa: stiamo andando nella direzione giusta».
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A La Maddalena l’Amministrazione Comunale protesta.
NO alla chiusura del Punto Nascite del Paolo Merlo!
“In merito alla pubblicazione della Delibera della Giunta Regionale n. 38/12, in considerazione delle condizioni di insularità, per il punto nascita di La Maddalena è previsto un programma di disattivazione del punto nascita condizionato alla piena efficacia del sistema di elisoccorso regionale e alla definizione e attuazione di un piano specifico di emergenza che garantisca la possibilità di affrontare le urgenze ostetriche, da parte di equipe specialistiche del Presidio ospedaliero unico di area omogenea, nel rispetto di logiche organizzative che assicurino la circolarità delle competenze.“
L’amministrazione Comunale di La Maddalena si dichiara fortemente insoddisfatta e contraria della previsione normativa riguardo al punto nascita dell’ospedale Paolo Merlo. La tutela della donna e del nascituro non può essere in alcun modo garantita da nessun volo di elicotteri ma solo ed eslusivamente da una equipe medica e infermieristica in grado di rispondere prontamente ad ogni tipo di complicanza che purtroppo spesso si registrano nel momento della nascita che resta sempre imprevedibile.
Oltre alla tutela del Punto Nascita è indispensabile porre in essere la strutturazione di tutti gli altri ambiti del presidio opsedaliero di La Maddalena quali il pronto soccorso, il reparto di medicina con i letti oncologici, la dialisi, la camera iperbarica, la pediatria, il laboratorio analisi e la radiologia.
La previsione normativa, come accaduto giá in passato, non tiene conto del fattore meteo, che spesso aggrava la situazione di insularità rendendo pericolosamente inopportuno e grave procedere con qualsiasi soppressione o modifica in negativo dei servizi attualmente erogati. Non vorremmo che sia necessario che si arrivi al decesso di qualche paziente per far capire l’erroneità della scelta.
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