Ospedale. Cancellazione del Punto Nascite

Ospedale. Carola e Pileri dicono NO alla cancellazione del Punto Nascite.

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Il PCDI propone una dura vertenza contro Stato e Regione.

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carola seg selLA MADDALENA – Il rischio di veder cancellato il punto nascita dell’ospedale “Paolo Merlo” continua a sollevare polemiche e proteste. Un’idea inaccettabile, sia per la delegata alle politiche femminili, Arianna Carola, consigliere di minoranza e segretaria del circolo Sel, sia per la ginecologa Rina Pileri, presidente dell’associazione “L’isola madre”, creata e sostenuto dalle donne dell’isola. «Il problema non è legato solo ai parti ma anche a tutte le emergenze trombotiche ed emorragiche che accompagnano la gravidanza, con o senza fattori di rischio noti – affermano. Ci impegneremo per salvaguardare il punto nascita e il diritto alla salute di tutti i cittadini, in questo caso delle donne incinte. La politica regionale ha il compito di garantire la sicurezza e la salute di chi vive su un’isola. Proponendo la soppressione del servizio con l’attivazione di un eliporto per programmare i parti all’ospedale di Olbia sembra si voglia imporre alle famiglie e alle coppie giovani di non procreare nella loro città». Nei giorni scorsi l’assessore Massimiliano Guccini, aveva espresso il disappunto del Comune. Martedì si riunirà la commissione alla sanità e domani, alle 10, nella sede dell’Asl di Olbia, si riuniranno i sindaci del territorio. (La Nuova Sardegna – w.b.)

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Il PCDI propone una dura vertenza contro Stato e Regione 

marco_poggiLa deludente Giunta Regionale continua nell’opera di demolizione del servizio sanitario pubblico, per non parlare di tutto il resto….come PCDI siamo profondamente delusi dalla giunta Pigliaru, il quale per la Gallura e La Maddalena aveva preso impegni precisi riguardo le nostre vertenze e fino a oggi nulla è stato fatto!

La delibera della Giunta Regionale 38/12 prevede tra l’altro: “...è previsto un programma di disattivazione del punto nascita condizionato alla piena efficacia del sistema di elisoccorso regionale… – una ennesima beffa e mannaia che si abbatte nella già deficitaria situazione sanitaria a La Maddalena, vittima di periodici e continui tagli, questo per responsabilità precise da parte del governo Renzi e della “obbediente” giunta regionale Pigliaru.

Questa situazione insostenibile necessita una dura e forte opposizione unitaria di tutta la comunità maddalenina, lasciando da parte la diplomazia e le visite di cortesia a Cagliari, insieme ai vertici carbonari a porte chiuse: sono filmini già visti nel passato più o meno recente e i risultati sono implacabilmente fin troppo evidenti!

Il PCDI propone una dura vertenza contro Stato e Regione per la salvaguardia del diritto alla salute, ma si può e si deve allargare e unificare questa vertenza con le altre fin troppo note e mai risolte.

L’ora dell’attesa e delle chiacchere è finita, come la pazienza dei cittadini, è arrivato il momento delle azioni dure e forti di protesta, tutti a cominciare dall’amministrazione comunale e tutto il consiglio, devono rispondere adeguatamente a questo attacco alla nostra sanità pubblica, bisogna dire basta ai tagli ai servizi pubblici, basta privatizzazioni e finanziamenti sprecati per strutture private, compresi quelli riguardo la sanità (vedi Ospedale San Raffaele).

Se si avrà la capacità e la volontà vera di percorrere questa strada, il PCDI sarà come sempre in prima linea a completa disposizione delle istituzioni locali e al loro fianco per dare più forza e vigore alla protesta, se la strada invece rimarrà quella delle letterine a Cagliari e degli articoli di stampa senza far seguire nessuna azione e atto concreto, sarete anche voi ugualmente responsabili della decadenza del servizio sanitario a La Maddalena, esattamente come chi vi ha preceduto. (Marco Poggi)

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