POLITICA

A rischio il G7 di Firenze

dal Corriere Fiorentino

g8 milano

Potrebbe finire a Milano o a La Maddalena

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FIRENZE – Il capoluogo Toscano è troppo indietro sulle infrastrutture e rischia di perdere il G7 previsto nella seconda metà del 2017, a vantaggio di Milano o addirittura La Maddalena. A frenare l’arrivo dei Grandi sono i ritardi sulla Fortezza da Basso, ma soprattutto quelli sui lavori per la nuova pista dell’aeroporto.

Due nodi chiave: la Fiera di Firenze dovrebbe infatti ospitare il forum garantendo altissimi livelli di sicurezza, mentre a Peretola dovrebbero atterrare gli aerei presidenziali, impossibili da accogliere con l’attuale pista.

Per la Fortezza, oltre ai fondi del governo (che potrebbero comunque arrivare in tempi rapidi), manca ancora un progetto. Per il Vespucci i piani sono tutti approvati, e lo Stato ha già stanziato 100 milioni nell’ambito dello Sblocca Italia, ma le complesse procedure burocratiche stanno ancora tenendo le ruspe al palo. Troppo rischioso farsi trovare impreparati. Anche perché Firenze, per garantire massima sicurezza, deve partire da zero, a differenza di Milano (area Expo a Rho) o La Maddalena, dove le strutture per il G8 del 2009 (poi spostato all’Aquila) non sono state mai praticamente utilizzate. Lo stato dell’arte nel capoluogo toscano, così come ha svelato ieri un’indiscrezione de Il Giornale, sarebbe già stato analizzato dai vertici del ministero della Difesa, da dove sarebbe arrivato il pollice verso Per Palazzo Vecchio. La perdita del G7 peserebbe circa 200 milioni: tanti sono i finanziamenti statali attesi per adeguare tutte le infrastrutture per accogliere i premier dei sette Stati più potenti al mondo, ad esclusione della Russia.

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La candidatura di Firenze era stata annunciata dall’allora sindaco Matteo Renzi, nei giorni del trasferimento a Palazzo Chigi.

Un grande palcoscenico internazionale, che però rischia di saltare.

La decisione definitiva sarà presa entro settembre. Ma dietro la probabile «delocalizzazione» del maxi vertice a Milano c’è anche un fattore politico: nel 2016 il capoluogo lombardo tornerà al voto con l’annunciato rifiuto di Pisapia di ricandidarsi e il centrosinistra non ha ancora un candidato ufficiale. In mancanza di un uomo forte, il centrosinistra rischierebbe di regalare al centrodestra la capitale finanziaria italiana.

Uno spettro che Renzi potrebbe evitare «regalando» il G7 a Milano per far tornare Pisapia sui suoi passi.

Anche la rotta sarà verso La Maddalena, che resta una soluzione concreta.

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