Scuole galluresi senza dirigente

La Nuova Sardegna

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Arrivano due presidi

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TEMPIO – Due delle sei scuole galluresi senza dirigente scolastico avranno un preside tutto loro. La notizia è però che le quattro rimanenti (i due Comprensivi di Olbia e Santa Teresa di Gallura, il Tecnico Pes-Ferracciu e il Comprensivo di Tempio) dovranno almeno per un anno accontentarsi di un regime di reggenza.

Non un titolare, ma un dirigente, quindi, che manderà avanti, con un incarico temporaneo, la scuola che potrebbe richiedere o venirgli assegnata.

Al liceo Dettori e al Comprensivo di La Maddalena vanno invece due dirigenti scolastici di fresca nomina: Aldo Pilittu, classe ’61, a La Maddalena; Francesca Currò, cinquantunenne, allo storico liceo tempiese.

Nei prossimi giorni (sicuramente prima dell’inizio del nuovo anno scolastico) si conosceranno i nomi dei dirigenti che assumeranno la reggenza delle altre quattro scuole.

All’Ufficio scolastico regionale hanno le ore contate perché tutto dovrà essere a posto entro il 1° settembre, giorno in cui inizierà ufficialmente il nuovo anno scolastico. Un anno, vien da pensare, non meno travagliato dei precedenti, visto lo stato di malessere che serpeggia nelle diverse componenti (Ata e insegnanti) del mondo della scuola.

Non solo in Gallura, ma anche nelle altre aree dell’isola la nomina dei nuovi dirigenti scolastici soddisfa solo in parte le esigenze del sistema.

Conti alla mano, attingendo a ciò che rimaneva della graduatoria del concorso, l’Usr della Sardegna ha potuto nominare solo 11 dirigenti. Restano così altre 18 scuole senza un dirigente titolare. Nel nord Sardegna, area di competenza dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Sassari, erano 6 le scuole in attesa di un Ds.

Tutte e sei galluresi: 3 a Tempio e le altre 3 a La Maddalena, Olbia e Santa Teresa di gallura. Rispetto al resto dell’isola, dove 8 scuole hanno perso la loro autonomia, in Gallura nessun Istituto è stato dichiarato sottodimensionato. Mancano però i dirigenti di ruolo, e questo, spiegano all’Ufficio Scolastico Regionale, per l’insufficiente numero degli aspiranti nella graduatoria di merito.

Vale a dire che, senza nuovi concorsi per dirigenti e con l’incognita dei pensionamenti e dei trasferimenti, negli anni la situazione potrebbe diventare ancora più critica.

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