Saremar. Il PCDI presenta denuncia alla Procura

Comunicato Stampa

POGGI SAREMAR2

Partito Comunista d’Italia

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LA MADDALENA – La sezione “A. Gramsci” del Partito Comunista d’Italia, nell’ambito delle iniziative programmate riguardo la lunga vertenza Saremar, comunica che ha presentato un esposto-denuncia alla Procura di Tempio Pausania e alla Corte dei Conti regionale di Cagliari per ricercare eventuali responsabilità sui modi e utilizzo dei fondi Saremar per la costituzione della Flotta Sarda ad opera dell’allora governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, dell’ex Ass. ai Trasporti Christian Solinas e il consenso dell’ex Amministratore delegato Saremar Salvatore Scarpati…

Guarda Caso…

con la consulenza dell’attuale assessore regionale ai Trasporti Massimo Dejana!

Questa nostra presa di posizione è necessaria al fine di fare chiarezza e piena luce sui veri responsabili del fallimento della compagnia di trasporti marittima pubblica che svolge i collegamenti nelle isole minori.

 Considerato che:

1) la Saremar fino al 2011 (anno della nascita della Flotta Sarda) chiudeva ogni anno il suo bilancio dell’attività ordinaria in attivo;

2) l’utilizzo dei fondi Saremar per portare avanti un altra compagnia, operante solo in estate, ha provocato alla società pubblica una perdita consistente causando di fatto il suo attuale debito;

3) la procedura di “Concordato Preventivo in continuità aziendale” non riguarda le modalità del bando di gara per la privatizzazione del servizio, (fino a oggi invece pubblico e garanzia di continuità territoriale);

4) La mossa di propaganda della creazione della Flotta Sarda è stato un atto inutile in quanto la regione Sardegna aveva già una sua compagnia sarda, cioè la Saremar, e solo quella doveva essere tutelata e portata avanti nel migliore dei modi, invece di causarne il suo fallimento.

Quest’ultimo passaggio è la nota dolente di questa triste vicenda, infatti non riusciamo a comprendere l’eccessiva fretta di voler a tutti i costi privatizzare il servizio dei collegamenti marittimi,mentre in altre società, per esempio, la procedura di concordato preventivo va avanti per decenni!

Forse si ha la necessità di eseguire una azione clientelare a favore di un armatore privato, senza considerare i rischi conseguenti dei posti di lavoro e della qualità del servizio (continuità territoriale).

Per questo motivo il PCdI, come ha sempre fatto fino a oggi, proseguirà la lotta a fianco dei lavoratori e appoggiando qualsiasi loro forma di protesta;auspicando che questa vertenza non sia ricordata soltanto in campagna elettorale, ma seguita con attenzione e coerenza tutti i giorni di ogni mese e di ogni anno, evitando strumentalizzazioni, medaglie, facili demagogie riducendola a uno spot elettorale.

Questa, come le altre vertenze del paese, meritano serietà e unità, senza fughe in avanti da parte di nessuno, perchè i disagi subiti dal nostro territorio hanno dei colpevoli e questi dovranno assumersi le loro responsabilità politiche e morali, compreso il solito silenzio e inconsistenza politico-amministrativa dell’attuale giunta Pigliaru.

Se in questo caso specifico esistono irregolarità e negligenze nella gestione dei fondi pubblici, dovranno pagarne anche penalmente chi ha governato in passato e consentito tutto questo nella Regione Sardegna ai danni del servizio pubblico, dei marittimi e di tutti i cittadini.

Il Segretario – Comandante Marco POGGI

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