Da Arru speranze per l’ospedale

La Nuova Sardegna

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La Regione vuole usufruire delle risorse statali per le isole minori

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massimiliano_gucciniLA MADDALENA La riorganizzazione dei servizi ospedalieri della Sardegna avrà un capitolo a se per la “sanità sulle isole minori”. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale Luigi Arru nell’incontro con i sindaci della Gallura. Una speranza per il Paolo Merlo.

«È un buon punto di partenza – commenta prudente l’assessore alla Sanità, Massimiliano Guccini – Al nostro Comune, come a Carloforte, la Regione dal punto di vista sanitario riconosce un ambito speciale dovuto alla doppia insularità. L’amministrazione Montella ha proposto soluzioni per mantenere intatti i servizi del “Paolo Merlo”, anche ottimizzando le risorse esistenti, come la rotazione dei medici nei presidi del territorio. Arru terrà conto delle indicazioni contenute nella delibera del Consiglio comunale».

Un sostegno economico per evitare la cancellazione di alcuni servizi essenziali per la comunità maddalenina, per potenziare quelli esistenti o attivarne dei nuovi, potrebbe arrivare dai fondi statali. «Ogni anno, per garantire i servizi sanitari sulle isole minori italiane il Governo centrale mette a disposizione delle Regioni cifre importanti – afferma Guccini – Nel 2014, ad esempio, sono stati stanziati ben 26milioni di euro. Purtroppo la Regione Sardegna non ha mai usufruito di queste somme. Ora l’assessore Arru è intenzionato a interrompere questa cattiva abitudine».

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Taglio di esami e analisi “inutili”: camici bianchi sardi pronti allo sciopero

sanità

I medici contro il giro di vite del Governo: «Scelte sbagliate, sono altrove i veri sprechi».

L’assessore Arru: «Prima vediamo il testo finale, è comunque un errore penalizzare una categoria»

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Nel frattempo… I medici della Sardegna si uniscono alla rivolta contro i tagli delle prescrizioni di esami e analisi. E sono pronti agli scioperi: «Scelte inaccettabili» diono.  I sindacati dei sanitari minacciano azioni durissime: «Sono altrove i veri sprechi». E le associazioni dei malati vogliono veder chiaro su una svolta che minaccia di provocare penalizzazioni maggiori che in altre aree della penisola: «Ci potrebbe essere un effetto boomerang su patologie specifiche da noi più diffuse che altrove, come diabete, sclerosi, celiachia, anemie, favismo», sottolineano in molti. Perché a pagare le conseguenze del giro di vite saranno forse i pazienti colpiti da queste malattie e i loro familiari. Ma l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, invita tutti alla cautela spiegando che sarà bene valutare il testo finale prima di dare giudizi affrettati.

Di fatto, sono tutti i camici bianchi, o quasi, ad alzare gli scudi contro il provvedimento allo studio del ministero della Salute per eliminare gli esami inutili. Misura che prevede una sanzione pecuniaria per i medici in caso di prescrizioni definite inappropriate.

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