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Zanchetta: «La Regione non vuole chiudere l’ospedale»

La Nuova Sardegna

L’assessore Arru alla Maddalena

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zanchettapierfrancoLA MADDALENA – Dopo la manifestazione-sit in di sabato mattina davanti all’ospedale Paolo Merlo, oggi arriva nell’isola alle 11, l’assessore alla sanità Luigi Arru, in occasione della conferenza provinciale socio-sanitaria. Un momento di confronto importante per la comunità locale, in particolare per fare chiarezza sulle conseguenze che la riforma sanitaria regionale avrà per La Maddalena.

Nel corso del sit-in il consigliere regionale del’Upc, Pierfranco Zanchetta, ha rassicurato i maddalenini. «Vi confermo che, contrariamente a quanto si va dicendo, la Regione non intende affatto chiudere l’ospedale Paolo Merlo», ha dichiarato nel suo intervento. Una voce autorevole che però non basta a tranquillizzare gli animi dell’isola. Sono tanti a temere per il futuro del punto nascite, ma anche per altri servizi offerti nel nosocomio isolano. In particolare il Gruppo socio politico cristiano che ha organizzato la manifestazione di sabato.

Una occasione per ribadire, anche con i numeri, la necessità che l’ospedale resti aperto e venga garantito ai cittadini maddalenini il diritto alla salute.

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Arru: “Non togliamo servizi”

arru(ANSA) – “La Maddalena è un’isola nell’Isola, come tale ha attenzioni diverse da quelle di altri territori.

Non vogliamo togliere servizi, ma differenziarli”. Lo ha affermato l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, incontrando nella sede del Consiglio comunale maddalenino gli amministratori della Conferenza dei Sindaci della Gallura.

L’assessore ha ascoltato gli interventi dei primi cittadini e le preoccupazioni per una eventuale chiusura del punto nascita dell’ospedale “Paolo Merlo”.

“Non stiamo facendo calcoli ragionieristici, qui come per il resto della Sardegna – ha replicato Arru – ma ragioniamo in termini di sicurezza. In modo particolare, nel caso di La Maddalena dobbiamo pensare a dare garanzie alle donne, creando un percorso nascita, come previsto dalla Asl di Olbia. Ci vuole la presa in carico della mamma e poi della mamma e del bambino: sul mantenimento del punto nascita, quindi, c’è la massima apertura, purché ci sia la valutazione del singolo caso e si decida se restare al Merlo o optare per l’ospedale di Olbia”.

L’esponente della Giunta ha ribadito che la riforma del sistema sanitario non consiste solo nella nuova rete ospedaliera, ma riguarda la prevenzione, i servizi di cura sul territorio, un elisoccorso che sia inserito in una più ampia rivisitazione dell’emergenza-urgenza.

“Ho girato la Sardegna, ogni territorio ha una sua soluzione, ma io devo fare sintesi, con un atto di programmazione che non è mio, ma di una Giunta e di una maggioranza. Non abbiamo problemi ad adattare la riforma, ma avendo chiari gli obiettivi e trovando soluzioni di equilibrio in chiave regionale. Non usiamo la paura per bloccare le riforme, questo non aiuta a ragionare.

Non mi sottraggo al confronto basato su dati e parametri oggettivi, di sicurezza, qualità e appropriatezza dell’assistenza sanitaria” ha concluso Arru. 

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