POLITICA

G.P. Scanu contro S. Stefano

La Nuova Sardegna

Alle prossime Elezioni Votate Gian Piero Scanu…

POLPO_PD

 Per una sicura riconversione economica… per Olbia e dintorni…

.

Gian_Piero_ScanuSASSARI – La possibilità che arrivino nuove navi da guerra nell’isola parco raccoglie nuove critiche. La Regione ha fatto capire di essere del tutto contraria alla possibilità dell’ampliamento del molo della marina a Santo Stefano.

Lavori che consentirebbero l’attracco della portaerei Cavour.

E non nasconde i suoi dubbi anche il deputato del Pd Gian Piero Scanu. Uno dei protagonisti della svolta storica della Maddalena. Scanu da sempre è in prima linea sul tema delle servitù militari e sul rapporto controverso tra esercito e Parlamento. Suo il lodo che di fatto ha dato al parlamento l’ultima parola sulle spese militari.

La voce della distruzione:

Scanu si schiera con la Regione. Non attacca il governo. Al contrario elogia l’accordo tra il premier Matteo Renzi e il governatore Francesco Pigliaru che con il Patto per la Sardegna ha portato risorse per l’isola e un filo diretto per la creazione di percorsi di sviluppo condiviso.

«Anche in questo caso credo si debba seguire questa lineaspiega ScanuCondivido la posizione di Pigliaru sulla Maddalena. La Sardegna deve ritenersi proiettata verso la smilitarizzazione. Questo non significa la rinuncia alla sicurezza. Al contrario. È un’esigenza che deve essere sostenuta. Il terrorismo e le minacce degli estremisti ci impongono di investire nella sicurezza per lo straordinario valore aggiunto che comporterà nei prossimi decenni».

Scanu parla anche delle servitù. «È utile smantellare le servitù militari che non servono al Paese e alla difesa. E si deve pensare anche a un modello per La Maddalena che punti sul turismo. Ma ci sono anche altre forme di attività economica. La Marina ha un suo ruolo alla Maddalena. Si tratta di bilanciare le esigenze di crescita di quel territorio».

Sugli americani. «Sono andati via perché non avevano più interesse a rimanere nell’isola. Quando gli Usa guardavano al Pacifico. Ora il Medioriente e il Mediterraneo sono le aree chiave. Ma io sono convinto che non si debba in ogni caso bloccare lo sviluppo alternativo che Governo e Regione anche con il Patto firmato a Sassari hanno avviato per la Sardegna. Si devono fare le bonifiche e pensare allo sviluppo della nostra terra».

.

Chiacchere, tabacchiere e legna… hanno distrutto l’Italia…

vignetta_meditare

Legambiente. Anche Legambiente esprime i suoi dubbi. «La proposta del ministero della Difesa di ampliare la banchina e approfondire i fondali nell’isola di Santo Stefano per permettere l’approdo delle portaerei è l’ennesima dimostrazione dell’atteggiamento prevaricatore che lo Stato ha sempre avuto nei confronti della Sardegna – sostiene Legambiente –. È un dato che la storia della Maddalena è intimamente legata a quella della Marina italiana, dal regno di Sardegna in poi. Ma questo non può essere un pretesto per persistere con l’aumento della presenza militare. Chi ha ricostruito la storia della base Nato e dell’approdo delle navi officina per i sommergibili americani sa come sia scarsa la visibilità storica sugli accordi, le “integrazioni” degli accordi, i “promemoria di intesa” che hanno accompagnato in 30 anni le tante evoluzioni strutturali, funzionali e organizzative di questa presenza militare. Si poteva immaginare conclusa la stagione dei raggiri, ma la stessa mancanza di trasparenza e linearità si è fatta sentire col rinnovo della servitù sui depositi di Guardia Moro, nuovamente asserviti per non meglio precisati “rilevanti interessi” della Marina militare italiana, nonostante la strenua opposizione della Regione e del Comune».

.

.

.

.

.

.

.

.

.