Il Punto Nascite sarà soppresso

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Non perdiamo tempo continuando con l’inutile

campagna elettorale…

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Stato e Regione sono gli unici responsabili di questo danno a carico della collettività maddalenina

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LA MADDALENA – Malgrado le proteste, il Punto Nascita di La Maddalena non aprirà. Lo conferma la stessa ASL di Olbia, che dice che è una scelta per garantire la sicurezza di mamme e bambini.

Intanto a La Maddalena si protesta a gran voce e si continuerà a farlo, ma il futuro del Punto Nascite, ora sospeso, sembra segnato, salvo casi di emergenza/urgenza, e le future mamme dovranno partorire a Olbia.

Cambiando versione, dopo l’ultimo e recente comunicato stampa diramato dalla stessa ASL di Olbia, che giustificava la sospensione teclemecoccorito_asldel servizio per carenza di personale, il Commissario Paolo Tecleme, intervistato ieri dal TG3 Sardegna, ha così affermato: Allo stato attuale, stando le normative ministeriali, il punto nascite di La Maddalena non risponde pienamente a punto nascite pienamente operativo a quelle che sono gli standard previsti dal ministero.”

Il Ministero della Salute, infatti, ha fissato a 500 nascite annue il limite minimo a quelli che sono appunto gli standard per il mantenimento del punto nascita; “qualche derogaha detto Teclemesarà possibile, ma la differenza appare troppa”.

A La Maddalena nel 2015 sono nati 66 bambini… e la ASL chiarisce: La chiusura del Punto Nascite a La Maddalenanon è una questione economica”.

L’ultima parola, però, spetta ora alla Regione, col nuovo progetto di Rete Ospedaliera, (dove non ha minimamente preso in considerazione le insistenti richieste e le proteste provenienti da La Maddalena), ma norme alla mano, stando alle teorie dei nostri governanti regionali, appare certo che la sospensione del Punto Nascite di La Maddalena si trasformerà in soppressione.

Dopo questa persistente e arrogante determinazione di Stato e Regione – nel depotenziare il nostro Ospedale Paolo Merlo e senza, peraltro, tenere in considerazione il vigente Decreto Balduzzi, che favorisce invece il potenziamento Sanitario delle Isole Minori, non ci rimane che un’ultima e unica “soluzione forte”.

A fronte di tale arroganza istituzionale:

Sarebbe il caso che tutto il Consiglio Comunale di La Maddalena – e dico tutto – si dimetta in massa…

…per affidare così a Stato e Regione la responsabilità ed il governo della nostra Isola… per garantire dunque quella minima sicurezza sanitaria che spetta di diritto al popolo maddalenino… e al Nord della Gallura.

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Troppi poteri a Stato e Regione?

(Ebbene si… e non conoscono le reali esigenze dei cittadini)

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Alle prossime consultazioni referendarie del 4 dicembre, allora, cominciamo a dire NO… perché questa riforma, a quanto pare, ci attanaglia ancora di più ai quei poteri forti ed incompetenti che, purtroppo, continuano a fregarsene del popolo sovrano.

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P.S.

Non ci dimentichiamo che:

  • la Scuola Sottufficiali M.M. di La Maddalena, 15 anni fa in sordina, ha trasferito tutti i Corsi a Taranto;
  • La Base Usa è stata sfrattata;
  • Il Tribunale lo hanno chiuso;
  • La chirurgia non esiste più da quando Prof. Milani è andato in pensione (2002);
  • Il G8 della riconversione economica… si è trasformato in autentica fame;
  • L’Arsenale è stato cancellato;
  • Il Club Med viene chiuso, per capricci di potere politico, e trasformato in Fantasilandia;
  • La Saremar cessa di navigare… dopo che qualcuno si è ben ingrassato il cuolo;

Ora sparisce il Punto Nascite.

LE PROSSIME MOSSE:

  1. Camera Iperbarica, (gli standard ministeriali non saranno più rispondenti… o qualcosa di simile…);
  2. Istituto Nautico …(pochi studenti).

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NON CI RIMANGONO CHE LE CHIACCHERE SU FACEBOOK…

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(Pace & Bene… Alberto Tinteri)

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