Resta ai domiciliari il giudice Cristiano
da L’Unione Sarda
La decisione del Tribunale del riesame di Roma
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TEMPIO – Il magistrato Vincenzo Cristiano resta agli arresti domiciliari. Per il presunto beneficiario della corruzione in atti giudiziari contestata a Cristiano, l’imprenditore olbiese, Manuel Spano, il Tribunale del Riesame deciderà, invece, nelle prossime ore.
Sono queste le notizie che arrivano da Roma sulla vicenda che vede coinvolto Vincenzo Cristiano, 48 anni, di Napoli, giudice del Tribunale di Tempio dal 2000, arrestato ai primi di dicembre. Il Riesame ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il magistrato campano, i difensori, Gerolamo Orecchioni e Giovanni Azzena, non hanno voluto commentare il provvedimento in attesa di conoscerne le motivazioni.
Il Tribunale della Libertà di Roma deve ancora decidere sulla posizione di Manuel Spano, l’imprenditore olbiese che avrebbe fatto dei regali al giudice per assicurarsi un trattamento di favore. Durante l’udienza tenuta per la discussione sulle istanze di Spano (anche lui chiede la revoca dei domiciliari) i difensori (Antonello Desini e Guido Datome) hanno evidenziato una vicenda destinata a fare discutere.
Nell’ordinanza di arresto, Spano viene descritto come un personaggio legato ad “ambienti malavitosi”. Lo stesso Spano, però, dicono i suoi legali, ha organizzato con la sua società la seconda edizione della Notte bianca della legalità, che si è tenuta a Roma, l’otto maggio scorso.
La manifestazione (alla quale hanno parteciato migliaia di studenti e personaggi del calibro di Antonello Venditti, Carlo Verdone e Alessandro Gassman) era promossa dall’Associazione nazionale magistrati. I difensori di Spano hanno mostrato in aula le lettere di ringraziamento destinate all’imprenditore olbiese e firmate da alcuni alti magistrati della Capitale.
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