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Le Isole ecologiche che non scompaiono

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Un altro “cancaro”… a spese nostre

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LA MADDALENA – Sono 18 le isole a scomparsa per la raccolta dei rifiuti, realizzate dalla precedente Amministrazioni Comiti. Si tratta di un sistema, sulla carta, certamente molto interessante ma che in molti Comuni d’Italia, però, ha generato altrettanti ripensamenti. (Vedi Comune di Campo).

Per lo svuotamento dei cassonetti interrati, vengono messi in moto dei circuiti idraulici che sollevano tutta la stazione attraverso un sistema elettronico. Poi con un apposito automezzo vengono ribaltati e svuotati. Ma il grosso problema, sembrerebbe, spunta fuori ogni qualvolta che si creano inevitabili allagamenti dovuti alle intense piogge o semplicemente alle piogge: questi sistemi elettronici a scomparsa, infatti, si rendono all’occasione subito inagibili per l’immediato blocco di tutto il sistema elettrico che necessità, peraltro, dell’immediato intervento di tecnici specializzati che potranno intervenire solamente a cassonetti svuotati (a mano).

I costi di gestione e manutenzione di queste apparecchiature, perciò, risulterebbe  estremamente alto perché questi costi non sarebbero inclusi nel normale capitolato di spesa pubblica della nettezza urbana. (Es. Vds. Comune di Campo).

Vi lascio immaginare se, nella malaugurata ipotesi di blocco dell’Isola ecologica a scomparsa di Piazza Comando, non si riuscirebbe ad intervenire tempestivamente in pieno periodo estivo… magari colpito da alcune giornate di forte vento o pioggia.

Il 21 novembre del 2016, per non dimenticare, la pioggia aveva già riempito le campane di queste isole ecologiche che, però, erano stata prontamente isolate dagli operai dello stesso Comune per evitare evidenti pericoli per i passanti, che nel frattempo avevano anche lanciato immediate segnalazioni e proteste.

Queste Isole a scomparsa sono costate al Comune di La Maddalena 1 milione e 400 mila euro: fondi europei Dupin, destinati per progetti da realizzarsi nelle Isole Minori.

L’iniziativa, sin da subito, generò anche forti contestazioni e polemiche negative, indirizzate all’allora (volenterosa) assessore Patrizia Carrera che, comunque, portò avanti il suo progetto sino all’insediamento della nuova amministrazione Montella la quale, a quanto pare, non ha inteso cambiare le cose.

Le 18 isole ecologiche a scomparsa presenti attualmente a La Maddalena, sono state installate in vari punti del  territorio, di cui 7 nel centro urbano e 11 in periferia:

  • Cavalla Marsala a Caprera
  • Stagnali a Caprera
  • Ponte di Caprera, lato Moneta
  • Spalmatore
  • Tegge
  • Monti d’Arena
  • bivio Bassa Trinita
  • Padule presso Parco giochi
  • Nido D’aquila
  • Cala Chiesa
  • la Ricciolina

Un progetto, questo, che si proponeva di supportare ed affiancare la raccolta differenziata porta a porta ma che, però, è risultata già efficiente grazie all’impegno di tutti i cittadini, senza la necessità di particolari e costosi strumenti di nettezza urbana come questi cassonetti…

Si spera, ora, di non trovarsi in piena estate con queste isole ecologiche ancora lì sigillate… e abbandonate.

Stiamo a vedere…

MA DOVE SEI FINITA?

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