POLITICA

Sanità. Arru si scontra con il Cal

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Rischio clima di rivolta contro le istituzioni

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CAGLIARI(ANSA) – Oggi arriva a La Maddalena la ministra Beatrice Lorenzin… e a Cagliari – nel frattempo – è scontro tra l’assessore della Sanità Luigi Arru e il Consiglio delle autonomie locali (Cal) che ha espresso parere negativo sul riordino della rete ospedaliera in Sardegna, sollecitando diverse modifiche al documento per il quale domani è atteso il via libera dalla competente commissione del Consiglio regionale.

Il riordino della rete ospedaliera non piace al Consiglio delle Autonomie locali, che il 1° settembre nella riunione di Oristano ha espresso un parere negativo, condizionato da molti se e ma. L’organismo, che ricorda le tante mobilitazioni dei sindaci, sollecita un “cambio di prospettiva, una visione meno contabile e scelte di visione politica per la costruzione di una rete ospedaliera diffusa, improntata all’efficienza e alla qualità, piuttosto che alla declassificazione o all’eliminazione dei servizi“. Il parere non vincolate potrebbe trasformarsi in positivo “qualora la commissione consiliare, in accoglimento della volontà espressa, trasmetta al Consiglio regionale la proposta di rete ospedaliera rimodulata con le istanze” presenti nel documento stilato e votato dall’assemblea.

Pur dando atto della “necessità d’intervento sulla programmazione della rete ospedaliera” e riconoscendo alla Giunta e alla Commissione consiliare regionale un approccio di grande attenzione, il Cal, riunito sotto la presidenza del sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, chiede alla Regione di “adeguare il riordino della rete ospedaliera alle peculiarità demografiche e territoriali di riferimento“.

In sostanza, il Cal propone chevengano mantenuti i livelli qualitativi dei servizi erogati e che i presidi ospedalieri dei territori marginali conservino nella forma e nella sostanza le qualifiche di dipartimenti di emergenza e accettazione e capacità di autogoverno gestionale di distretto e di dipartimento, anche in deroga ai parametri oggettivi di marginalità territoriale, geografica, strutturale e persino sociale, quali fondamentali scelte di autonomia politica strategica“.  Il parere verrà ora trasmesso alla competente Commissione consiliare, già convocata per martedì 5 per il voto finale sul riordino. Poi il documento passerà all’esame dell’Aula del Consiglio.

La Risposta di Arru

La discussione, il confronto, rappresentano il sale della democrazia, ma ribadire continuamente che questa Giunta fa una programmazione basata su calcoli ragionieristici, nel disinteresse per le zone disagiate e per la sanità pubblica, rischia di creare un clima di rivolta contro le istituzioni, tutte le istituzioniscrive Arru in una lettera indirizzata al presidente del Cal e sindaco di Nuoro, Andrea Soddu Per questo chiedo a Lei di recuperare insieme il senso del leale confronto, riconoscendo il valore della parola dell’altro e realizzando gli atti necessari per la nostra Sardegna“.

Nella lunga missiva, nella quale l’esponente della Giunta replica punto per punto al parere del Cal, Arru sottolinea che sia lui che tutta la Giunta “hanno ben presenti come riferimenti, nella propria azione di governo, i principi costituzionali richiamatiAll’assemblea del Cal ho spiegato, che pur essendo la Regione in piano di rientro, mai il discorso finanziario è stato vincolante nella proposta di riorganizzazione della rete: e questo nonostante abbiamo ospedali che ‘producono’ servizi per 3 mln e vengono finanziati con oltre 13 mln“.

Tra le questioni richiamate dal titolare della Sanità, la deroga richiesta per il mantenimento dei punti nascita – (“l’organizzazione mondiale della Sanità ha proposto una soglia di 1000 parti all’anno per avere centri che garantiscano livelli di sicurezza. In Italia si è deciso di utilizzare la soglia dei 500“).

Chiedete che nulla cambi per i cosiddetti piccoli ospedali: il documento inviatovi dalla commissione Sanità, in linea con la Giunta, non propone chiusura di ospedali“, chiarisce Arru.

Poi altre tre questioni: il primo livello per l’ospedale di Lanusei, la mancata nascita dell’Areus e il nodo degli ospedali del Sulcis.

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