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Sanità. Chi vota SI è contro La Maddalena

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I maddalenini hanno già capito che la “politica del SI”

è contro di loro!

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LA MADDALENA – Oggi ritorna in Consiglio Regionale la riforma sanitaria della rete ospedaliera, fra mille critiche e proteste dei territori.

La maggioranza di centrosinistra, per paura di andare a casa, in questa settimana ha provato ad apportare alcune modifiche al documento, approvando e/o bocciando emendamenti a loro piacimento.

Alcuni Presidi Ospedalieri, come Ozieri ed Alghero, hanno ottenuto risultati, infatti diventeranno Presidi di primo livello mentre per il Paolo Merlo di La Maddalena, dopo la bocciatura dell’emendamento dei riformatori, voluto dall’ex vicesindaco Fabio Lai, ha perso le speranze che, al momento, sono sempre più esigue.

Intanto, i maddalenini, sempre più interessati al problema, hanno approfondito la materia e non si sono fatti ingannare da finti provvedimenti come l’emendamento così detto “Quasimodo” – ovvero:  come definito da Victor Hugo nel suo romanzo Notre-Dame de Paris del 1831: deforme, di mostruosa bruttezza, fatto a metà)  – che prevede l’apertura del punto nascite solo dopo l’attivazione dell’elisoccorso.

Inutile sottolineare che la Giunta Regionale non ha nessun riguardo nei confronti del nostro ospedale, infatti ha votato una variazione di bilancio di 148.000 euro – (è la terza variazione che fa in poco più di un mese) – da destinare a sanità e vari enti pubblici, ma per il Paolo Merlo neanche un becco di un quattrino. A pensare che per salvare il punto nascite basterebbe poco più di 1 milione.

Intanto, nella notte a cavallo fra il 7 settembre e l’8 settembre è nato un bimbo al Paolo Merlo – (segno evidente che quando decidono di venire al mondo non mandano raccomandate…) – “ma l’incubatrice – e non si sa perchè – non funzionava e per poterlo trasferire è dovuta venire un equipe da Olbia”.

E questa sarebbe la nuova sicurezza prevista dalla riforma sanitaria?

Queste sono le migliòrie per il nostro ospedale?

Oppure dobbiamo aspettare l’elisoccorso?.. che ancora oggi non è ben chiaro dove dovrà atterrare.

Nel mentre, i cittadini che ormai hanno le idee ben chiare, mandano messaggi subliminali alla Politica con uno striscione appeso sull’Opera Pietosa davanti al Paolo Merlo:

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Nel frattempo, la rivolta si fa sempre più aspra…

CAGLIARI(ansa) – Ieri alle 9.30, sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari, si è tenuto un nuovo sit-in della Rete sarda di difesa della sanità pubblica. “Rinnoviamo l’appello ai 60 consiglieri ad abbandonare l’Aula al momento del voto, ciò consentirebbe ai sardi di identificare senza ambiguità i responsabili dell’eventuale passaggio della legge”, spiega la portavoce Claudia Zuncheddu. La Rete denuncia in particolare “i tagli gravissimi già in corso non solo sui piccoli ospedali, ma sugli stessi ospedali di Cagliari”.

Sempre ieri, ma alle 16, cioè in concomitanza con l’inizio dei lavori dell’Assemblea, si è tenuta in via Roma una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Lanusei. Obiettivo: ribadire le ragioni a sostegno della valenza strategica dell’ospedale Nostra Signora della Mercede.

Il presidio ogliastrino è al momento considerato “nodo con funzioni di primo livello”. Un emendamento di Franco Sabatini (Pd) chiede il riconoscimento anche nominale di Dea di primo livello, ma questa mattina la commissione – impegnata nel setaccio delle ultime trenta proposte di modifica, erano 660 – dirà che c’è l’invito al ritiro. E i cittadini annunciano, dopo quello di una donna iniziato nei giorni scorsi, l’aggiunta di un’altra persona che protesterà con uno sciopero della fame:

Adriano Michelisi legge in una nota dell’associazione #giùlemanidallogliastrasi affianca a Giorgina Secci nello sciopero della fame per dare un forte e chiaro segnale a tutto il Consiglio regionale perché l’Ogliastra non sia per l’ennesima volta tagliata fuori da qualsiasi opportunità di sviluppo”.

Il consigliere dem riporrà, comunque, la proposta in Aula che, dalle 16, riprenderà l’esame dell’articolato, a partire dal capitolo 5 del testo, ma è sul sesto, “modello di riferimento e obiettivi di riordino”, che si discuterà con maggior forza.

Questo capitolo comprende, infatti, la tabella con l’articolazione della rete per aree omogenee e Dea di riferimento.

Altro scoglio al dodicesimo, “rete neonatologica e punti nascita”, dove si tratterà la questione del punto nascita del Paolo Merlo, a La Maddalena, una delle più controverse della riforma. Il Consiglioquesta l’intenzione manifestata nell’ultima riunione di capigruppo – farà il possibile per approvare la legge di riforma entro la settimana.

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Ma da La Maddalena…

Nessuno si fa sentire!

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