POLITICA

Sospendete le nomine sui Parchi

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“Il governo sospenda le nomine dei consigli direttivi”

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LA MADDALENA – Di seguito, il comunicato stampa a nome del parlamentare Alberto Manca del Movimento 5 Stelle, in merito alle recenti nomine dei parchi nazionali da parte dei governi (Stato e Regione) gestiti dal Partito Democratico uscente:

Nominati a febbraio, a camere sciolte, i presidenti dei Parchi Nazionali dell’Arcipelago di La Maddalena (SS) e dell’Isola Pantelleria (TP), entrambi commissariati per oltre un anno. Ora tocca ai componenti dei rispettivi Consigli Direttivi, ma ragioni di cortesia istituzionale ed opportunità politica imporrebbero di lasciare questo compito al nuovo esecutivo.

Lo scorso 5 febbraio il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, ha provveduto alla nomina dei Presidenti dei due Parchi, individuandoli, di concerto con le rispettive Regioni, in Fabrizio Fonnesu, ingegnere maddalenino di 42 anni, e in Salvatore Gino Gabriele, Sindaco cinquantenne di Pantelleria. La circostanza che queste nomine fossero state fatte ad un mese dal voto per le elezione del nuovo Parlamento, ha suscitato numerose critiche: ed infatti, è difficile comprendere quali ragioni abbiano spinto il Ministro Galletti a provvedere alle stesse alla vigilia della tornata elettorale, con le Camere già sciolte, per giunta dopo un lungo periodo di commissariamento di entrambi i Parchi Nazionali. Già in questa circostanza, l’attuazione delle suddette nomine ha suscitato numerose critiche, sia da parte di chi ha intravisto in esse una sorta di mancia pre-elettorale, sia da parte di chi ne ha contestato il merito, tanto per l’iter di individuazione dei nomi (senza un minimo coinvolgimento dell’amministrazione comunale e della comunità, nel caso di La Maddalena) quanto per la validità dei curricula degli stessi (il Sindaco di Pantelleria risulta condannato in primo grado per minacce ad un dipendente comunale).

In questi giorni si stanno individuando i soggetti che, insieme al Presidente, costituiscono l’organo di governo del Parco, il Consiglio Direttivo. In base all’art. 9 n. 4 della Legge 6 dicembre 1991, n. 394, come modificato dall’art.1 comma 1, del DPR 16 aprile 2013, n. 73: “I componenti del Consiglio Direttivo sono individuati tra esperti particolarmente qualificati in materia di aree protette e biodiversità, secondo le seguenti modalità:

a) quattro, su designazione della Comunità del parco, con voto limitato;

b) uno, su designazione delle associazioni di protezione ambientale individuate ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349;

c) uno, su designazione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;

d) uno, su designazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;

e) uno, su designazione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.”

Le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni in merito alle figure individuate dai vari enti responsabili per le designazioni, lasciano presagire che queste scelte premieranno i curricula di carattere politico piuttosto che quelli dai quali emerge una chiara competenza tecnico-scientifica, in ossequio al tradizionale criterio di designazione basato sulle logiche di equilibrismo politico. Ma oggi più che mai, dopo i lunghi commissariamenti dovuti anche alle divergenze di natura squisitamente politica esistenti in seno ai Consigli Direttivi dei due Parchi, essi hanno bisogno di organi di governo formati da persone competenti in materia e pertanto in grado di garantirne l’effettivo ed efficace funzionamento. Ciò che è in gioco è l’attuazione dei 1 di gestione dei Sic/Zps (Siti di Importanza Comunitaria e Zone Speciali di Conservazione).

Piani troppo importanti perché vi sia il rischio di imbattersi in ingerenze di tipo speculativo, veicolate politicamente, che possano prevalere sulle necessità di tutela ambientale.

Per questi motivi, considerato il delicato momento politico attraversato dal nostro Paese, è opportuno che l’individuazione e la nomina di queste cariche siano lasciate tra le competenze del nuovo Governo, che potrà occuparsi di esse in un clima istituzionale senz’altro più sereno.

Ho pertanto provveduto a fare una formale richiesta di sospensione delle procedure di nomina, attraverso una lettera aperta indirizzata a tutte le figure e gli Enti ai quali la legge conferisce questo compito.

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