
Ex Arsenale. Quando riparte?

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LA MADDALENA – Il segreto della “Discarica Maddalena” venne svelato dal giornalista Fabrizio Gatti de “L’Espresso” dopo quattro giorni di immersioni. Il filmato e le fotografie – (pubblicate sul sito della testata giornalistica) – mostrarono in esclusiva i fanghi tossici e le macerie scaricate illegalmente in mare alla fine dei lavori, proprio sotto la Main Conference. Perfino il canale di ingresso e il bacino interno dell’Arsenale risultarono inquinati da sostanze altamente pericolose.
Oggi, dopo quasi 10 anni di abbandono e assenza dello Stato, la situazione si è finalmente sbloccata. Ma una delle aziende che ha recentemente partecipato al bando internazionale indetto dalla Commissione del Comune di La Maddalena, è stata esclusa dalla gara per rilevata mancanza di requisiti richiesti.
La decisione della Commissione, (a fronte di un appalto milionario), rischia dunque di essere impugnata davanti al Tar della Sardegna, che potrà (verosimilmente) generare una sospensiva su tutta la gara e, di conseguenza, fare slittare i tempi per l’apertura dei lavori dell’ex Arsenale militare di Moneta e quello per il Waterfront.
La decontaminazione dei fondali davanti dell’ex Arsenale è fondamentale per far ripartire tutta la struttura abbandonata sin dal 2009 e ma mai entrata in funzione.
Un’operazione, questa, attesa da tutti i maddalenini che non sperano altro che i lavori inizino al più presto.
Il costo delle bonifiche – (risultate poi fittizie) – per ripulire il mare dell’ex arsenale militare è stato di 72 milioni di euro. E La mancata bonifica, da parte della Cricca del G8, lo ricordiamo, aveva creato grossi problemi, costringendo la
Mita resort di Emma Marcegaglia ad abbandonare il business e chiedere allo Stato anche il risarcimento del danno patito, che alla fine è stato di 39 milioni di euro.
Allo momento, dopo anni di penosa attesa tra polemiche politiche e vicende giudiziarie di ogni genere, l’operazione sembrerebbe finalmente ripartita e per ripulire i nostri fondali dai veleni presenti nello specchio di mare davanti all’ex arsenale necessitano circa dieci mesi di lavoro.
Ad aggiudicarsi l’appalto indetto dalla Commissione Comunale è risultata per ora l’associazione Research Consorzio stabile-Tethis costruzioni, per un importo totale di circa 7 milioni di euro. Questo consorzio d’imprese, però, dovrà attendere i tempi tecnici di legge per la verifica di tutta la documentazione presentata e solo allora potrà definitivamente aggiudicarsi l’appalto… (salvo ricorso al TAR).
I 365 giorni per eseguire le bonifiche, come prescritto nel bando, sono diventati 292 e i 30 giorni per la progettazione sono passati a 25.
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