La chiusura della Camera Iperbarica in estate è intollerabile
.
LA MADDALENA – Parte dai Riformatori galluresi la protesta per la recente chiusura della camera iperbarica di La Maddalena in piena estate. Lo comunicano Giovanni Pileri coordinatore gallurese, e Fabio Lai.
Non appena saputi della nuova beffa, ci siamo attivati per far presentare un’interrogazione in Consiglio regionale prontamente depositata da Michele Cossa con lo scopo di far riattivare attivare immediatamente la procedura per il regolare funzionamento del macchinario “salvavita “.
La camera iperbarica consegnata costata qualche milione di euro è stata più volte oggetto di assurde chiusure con interruzione di pubblico servizio.
Infatti, non bisogna dimenticare che la stessa rappresenta un importante presidio sanitario indispensabile per garantire un tempestivo intervento non solo nell’arcipelago dellamaddalena ma anche in tutto il bacino del nord Sardegna che rimane scoperto nonostante la grande concentrazione di attività di Diving, presenti nel territorio gallurese interessato dalla presenza del Parco della Maddalena e delle Bocche.
Una situazione intollerabile rilevano i due esponenti dei Riformatori Giovanni Pileri e Fabio Lai. Auspichiamo che a seguito dell’ interrogazione, chi ha responsabilità ponga fine a questa farsa estiva della Sanità Sarda, anche se dall’Assessorato alla Sanità è più facile – paradossalmente -aspettarsi l’apertura dell’iperbarica in gennaio anziché in agosto.
Sull’argomento rincara la dose Fabio Lai: “una politica sanitaria completamente errata, tipica dei tecnici, che si basa sulla matematica e non sulle reali esigente della gente . Questa volta addirittura si riesce a sbagliare anche i compiti a casa, in Gallura ci sono più centri diving che in tutta la Sardegna, la camera iperbarica di La Maddalena ha più ragione di esistere rispetto a quella di Cagliari. Posto che per noi debbano essere mantenute in funzione entrambe per garantire il diritto alla salute di tutti i sardi, chiederemo le motivazioni che hanno portato a questo provvedimento sbagliato e lotteremo affinché nel nord Sardegna sia ripristinato questo servizio vitale”.
.
.
.
.
.
.
.
.
.