SEGNALAZIONI ED OPINIONI

Nettezza Urbana. Stiamo dimenticando qualcosa?

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LA MADDALENA – Il Giudice delle Imprese presso il Tribunale di Cagliari, ha accolto le lamentele formulate dal Comune di La Maddalena – (Amministrazione Montella) – sulle penali applicate alla Ciclat, pari a circa 900 mila euro.

Il capitolato di nettezza urbana – con Maddalena Fatti Bella – è nato tra il 2010 e il 2011 con l’Amministrazione Comiti che ne aveva fatto il fiore all’occhiello della Città.

Ma – improvvisamente ed inspiegabilmente – già nell’ultimo anno di amministrazione Comiti, la situazione della Nettezza Urbana pare sia precipitata, facendo registrare numerosi periodi di significativa confusione…

Questo è quanto accadeva già nell’estate del 2014, con l’Amministrazione Comiti:

Nel corso di questi ultimi anni, il Comune di La Maddalena – (Amministrazione Montella) – a seguito di specifici controlli effettuati attraverso la Polizia Locale – ha poi applicato alla Ciclat circa 2 milioni di euro di penali, di cui 900mila sono stati ultimamente confermati dal Tribunale delle Imprese di Cagliari con una Ordinanza… ed altri contenziosi risultano ancora aperti.

«Le sanzioni applicate alla ditta che gestisce il servizio di Nettezza urbana – ha subito spiegato pubblicamente l’assessore Gianluca Cataldi durante il consiglio comunale del 14 febbraio 2018 – sono relative all’indisponibilità dei mezzi per 116mila euro e 777 mila euro per l’inadeguato spazzamento delle strade e il mancato posizionamento della stazione di pesatura rifiuti nell’Ecocentro comunale di Moneta, infine, anche per la mancata compilazione dei formulari di smaltimento».

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Ma torniamo, succintamente, indietro nel tempo ormai dimenticato, per cercare di capire qualcosa:
  • 8 ottobre 2013: Rifiuti Urbani. La Ciclat minaccia il Comune di mollare e i netturbini minacciano lo sciopero. Se l’amministrazione rimane ferma con il proposito  di far pagare le sanzioni che gli sono state imposte, la Ciclat, la ditta che ha  vinto la gara  per il ritiro della nettezza urbana,  dovrebbe ritirarsi…
  • 26 gennaio 2015: Stipendi in ritardo, netturbini verso lo sciopero. Da otto giorni senza stipendio, 27 operatori ecologici, al di fuori dell’orario di servizio e di fronte all’entrata dell’isola ecologica, hanno organizzato una assemblea per denunciare che da 8 giorni attendono lo stipendio ancora non pagato.
  • 2 marzo 2016: L’Isola ecologica chiusa. L’inchiesta parte dal verbale dei Vigili Urbani. La Procura apre un’inchiesta sulla gestione dei rifiuti differenziati conferiti nell’isola ecologica del Vaticano gestita dalla Cogei, la consociata della Ciclat ambiente, che ha in appalto il servizio di nettezza urbana per conto del Comune.

  • Gli accertamenti, evidenziati in un verbale redatto dai Vigili Urbani di La Maddalena, ruotano sul regolamento del trasporto e del conferimento dei rifiuti da parte della Cogei nella discarica olbiese. Durante un sopralluogo, gli agenti hanno appurato che in realtà i container non venivano svuotati da alcuni giorni. In seguito all’accertamento l’azienda ha ripreso il normale servizio.
  • 31 maggio 2016: La Procura di Tempio chiude l’ecocentro di Moneta. Il Procuratore della Repubblica di Tempio, Dr. Domenico Fiordalisi, con un provvedimento urgente ha disposto il sequestro dell’Ecocentro Ciclat di La Maddalena. Un sistema questo, secondo la Procura, messo in atto dagli indagati per aumentare i costi del servizio ai danni del Comune di La Maddalena. Attualmente, l’impianto è stato affidato a un custode giudiziario, l’avvocato Roberta Campesi. La Procura di Tempio, ora, ha aperto una maxi indagine sui sistemi di raccolta e stoccaggio dei rifiuti che riguarda tutto il territorio della Gallura.
  • 3 giugno 2016: L’inchiesta ha portato all’iscrizione di due persone sul registro degli indagati – (un dirigente e un tecnico) –  e fa emergere l’ipotesi una serie di reati: truffa aggravata in pubbliche forniture ai danni del Comune della Maddalena; una serie di violazioni alle normative ambientali per aver smaltito rifiuti speciali spacciandoli per indifferenziata. Stando alle indagini eseguite dalla polizia giudiziaria, la raccolta porta a porta – che avrebbe dovuto portare alla selezione dei rifiuti da smaltire tra umido, secco, plastica, vetro e materiale cartaceo – non sarebbe stata eseguita secondo i previsti criteri di separazione. Il tutto veniva regolarmente ritirato porta a porta nelle utenze domestiche e commerciali ma una volta giunto nel centro di stoccaggio, gran parte dei rifiuti, compresi quelli organici, venivano conferiti alle discariche intercomunali di smaltimento del Cipnes di Spiritu Santu come indifferenziata.
  • 16 giugno 2016: Dissequestrato l’Ecocentro di Moneta. Il gip del tribunale di Tempio Elisabetta Carta non ha convalidato il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica nella discarica comunale di La Maddalena e il sito di stoccaggio dei rifiuti della zona Vaticano è stato riaperto. Per il Giudice mancavano i presupposti di legge per la convalida del provvedimento cautelare.
  • 22 dicembre 2016: Nettezza Urbana: «Troppi disservizi». La minoranza – Il Vento che Cambia – evidenzia disservizi nella gestione della nettezza urbana. «Con un appalto da circa 2 milioni 800mila euro, il personale della società Ciclat-Cogei percepisce stipendi in ritardo – dice il capogruppo Gaetano Pedroni –. Non solo. Il numero degli operai non è sufficiente per far fronte a tutti i servizi previsti nel bando. Ad esempio, non viene fatto a regola d’arte il servizio di diserbo delle aree verdi. Non si capisce come mai il Comune si accolli servizi e costi che sono già inclusi nel capitolato d’appalto, come la pulizia delle griglie per la raccolta delle acque piovaneCi domandiamo perché la Ciclat-Cogei a fronte di un’entrata di circa 240mila euro mensili non svolge tutti i servizi sottoscritti…». Sull’argomento l’opposizione ha chiesto chiarimenti all’amministrazione durante il question time.
  • 26 dicembre 2016: L’amministrazione comunale maddalenina comunica di aver avviato le procedure per la rescissione del contratto di nettezza urbana. L’annuncio era stato fatto dall’assessore Gianluca Cataldi nell’ultima seduta consiliare: «Come ho detto in Consiglio ci sono inadempienze contrattuali che impongono l’avvio dell’iter. Nel 2016 la Ciclat Ambiente è stata sanzionata dal Comune per oltre 150mila euro, l’equivalente di oltre il 5% del valore complessivo dell’appalto da 2 milioni 800mila euro, cioè della soglia massima prevista per le sanzioni».
  • 20 gennaio 2017: Netturbini senza stipendi. Grave situazione di disagio per gli operatori ecologici. Durante l’ultimo consiglio comunale di mercoledi scorso, Gaetano Pedroni ha sollecitato l’amministrazione affinchè intervenga urgentemente presso la Ciclat-Sogei, la ditta di nettezza urbana, per sbloccare i ritardi sui pagamenti degli stipendi dei dipendenti.
  • 11 febbraio 2017: Un esposto della Cogei inviato all’Ordine degli avvocati di Tempio per presunto conflitto di interessi e incompatibilità dell’assessore comunale Gianluca Cataldi scuote ma non scalfisce né il sindaco né il gruppo di maggioranza. La consociata della Ciclat che gestisce il servizio di nettezza urbana chiede all’Ordine forense di effettuare indagini sull’operato di Cataldi, sia come libero professionista che amministratore, perché anche dopo essere stato eletto consigliere comunale prima e assessore poi, continuava a esercitare il ruolo di legale per conto di una ditta di disinfestazione, azienda alla quale la stessa Cogei nel 2014 aveva ordinato dei servizi ma non li aveva pagati.
  • 23 marzo 2017: Mezzi della nettezza urbana malfunzionanti. Si rischia pure di scivolare e farsi male…. Da Piazza Rossa a Piazza Comando, per tutta via Garibaldi, l’automezzo spazzatore della Ciclat continua a sporcare la pavimentazione, provocando – persino – pericolo per i passanti. E’ da più di un mese che i commercianti, il Comune, i Vigili Urbani… e persino i Barracelli, hanno avvertito i responsabili della Ditta di Nettezza Urbana cittadina che il proprio mezzo continua a rilasciare lunghe scie di sostanza oleosa su tutto il camminamento del centro urbano, che potrebbe addirittura causare anche pericolosi scivolamenti alle persone.
  • 10 maggio 2017: Sono 18 le isole a scomparsa per la raccolta dei rifiuti, realizzate dalla precedente Amministrazioni Comiti – mai entrate in funzione. Si tratta di un sistema, sulla carta, certamente molto interessante ma che in molti Comuni d’Italia, però, ha generato altrettanti ripensamenti. I costi di gestione e manutenzione di queste apparecchiature, perciò, risulterebbe  estremamente alto perché questi costi non sarebbero inclusi nel normale capitolato di spesa pubblica della nettezza urbana. (Es. Vds. Comune di Campo). Queste Isole a scomparsa sono costate al Comune di La Maddalena 1 milione e 400 mila euro: fondi europei Dupin, destinati per progetti da realizzarsi nelle Isole Minori.

  • 14 settembre 2017: Netturbini in agitazione. Si sono riuniti nel Salone Comunale in assemblea sindacale, martedi mattina, i Lavoratori della Ciclat Cogei, la società che gestisce il servizio di nettezza urbana a La Maddalena, per discutere delle ormai insopportabili difficoltà sul servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Al centro della discussione, i ritardi sui pagamenti degli stipendi e l’organizzazione strutturale del lavoro.
  • 1 novembre 2017: Netturbini senza stipendio. Sono mesi che vanno avanti a promesse di ogni genere, ma per riscuotere il loro stipendio mensile devono combattere con il coltello tra i denti tra una riunione sindacale e l’altra. Sono i netturbini di La Maddalena, ormai sul piede di guerra, che lamentano da molto tempo, la corresponsione dei loro compensi mensili i cui datori di lavoro sono in debito per i mesi di Settembre e Ottobre.
  • 7 gennaio 2018: Un mare di spazzatura. Chi si trova in macchina, è ormai costretto a fare lo slalom con i sacchetti dell’immondizia sparsi dappertutto, perché tutte le strade sono ormai piene di spazzatura. Addirittura, i sacchetti della mondezza volano dai furgoni della Ciclat e nessuno degli operatori si preoccupa di assicurarli al mezzo stesso con l’idonea copertura del cassone.

  • 15 gennaio 2018: Siamo invasi dalla spazzatura. Non si sa più come fare… Un’Isola sporca come in questi recenti periodi, non si era mai vista. L’attuale contenzioso tra il Comune e la stessa Ciclat, riguarderebbe quindi le continue contestazioni, da parte dello stesso Ente pubblico, per la mancata osservazione del contratto d’appalto per servizi non resi alla comunità. L’amministrazione comunale, infatti, sarebbe intervenute diverse volte, arrivando al punto di chiedere, attraverso il Tribunale, la recessione del contratto.

    

  • 2 febbraio 2018: Incendio all’Ecocentro. Indagini serrate dei Carabinieri. Dopo l’incendio di domenica scorsa all’Ecocentro di Moneta, l’amministrazione comunale di La Maddalena sta affrontando da sola e con enormi difficoltà l’emergenza rifiuti. Al momento, la Ciclat/Cogei non ha provveduto alle disposizioni imposte dal Centro Operativo Comunale per le emergenze. Infatti, avrebbe dovuto presentare un piano operativo con l’indicazione dei mezzi da rimpiazzare sul campo e tutte le azioni da porre in atto per superare la situazione di emergenza che, peraltro, risale a tempi antecedenti dell’angosciante evento di domenica scorsa.

  • 5 febbraio 2018: Un furgone del ritiro spazzatura della stessa ditta, a causa del malfunzionamento dei freni – quindi scarsa manutenzione, è andato a collidere su una abitazione all’interno di un cortile di Via del Lentischio, una traversa di via Deamicis, provocando danni alla stessa struttura. Uno dei due operatori ecologici, è stato trasportato all’ospedale Paolo Merlo, con probabili lesioni al bacino e qualche ferita, l’altro è rimasto illeso.
  • Da non dimenticare che l’anno precedente, a Padule sul lungo mare nei pressi dell’Hotel Miralonga, un altro furgone della spazzatura, impegnato nella raccolta dei rifiuti, cedeva sui freni e andava a sbattere dopo un lungo tragitto incontrollato sulle ringhiere dell’antistante lungomare, fortunatamente senza provocare danni a nessuno.
  • Da non dimenticare le continue denunce dei netturbini sul difficoltoso utilizzo dei mezzi, spesso senza freni e con gli strumenti di bordo sempre più mal funzionanti…
  • Da non dimenticare, in ultimo, le difficoltà riscontrate presso i distributori locali di carburante perchè non erogavano più il gasolio per il rifornimento… per evidenti problemi amministrivi… e così anche a bordo dei Traghetti di linea…
  • 27 maggio 2018: Il Consiglio di disciplina archivia l’esposto Cogei contro Cataldi. La 26esima sezione del Consiglio distrettuale di disciplina presso la Corte di appello di Cagliari ha archiviato l’esposto della Cogei inviato all’Ordine degli avvocati di Tempio contro l’assessore Gianluca Cataldi per palese infondatezza.
  • 26 giugno 2018: Nettezza Urbana. I Cittadini vogliono uscire solamente da questo gran casino. Dopo l’incendio all’Ecocentro di Moneta, domenica 28 gennaio scorso, in numerose zone dell’Isola sono aumentate da mesi le criticità legate alla raccolta dei rifiuti che vanno a complicarsi e a sommarsi alle altre purtroppo mai risolte…  L’emergenza rifiuti è rimasta quindi appesa in cima alle priorità della nostra Amministrazione Comunale e ancora di più – dopo la lettera con la quale la Ciclat-Cogei – il 3 febbraio scorso – ha comunicato la volontà di recedere il contratto cittadino a partire dal 2 agosto prossimo.

  • 30 giugno 2018: Nettezza Urbana. Salviamoci al più presto. La situazione igienica a La Maddalena continua ad andare avanti con grosse difficoltà e dal 3 agosto la Ciclat non effettuerà più la raccolta dei rifiuti nell’isola per le accertate inadempienze del capitolato sottoscritto con il Comune di La Maddalena. Decisione che porterà anche l’inevitabile licenziamento dei lavori. Lavoratori, ricordiamolo, che prendono lo stipendio in ritardo – (anticipato dal Comune) – con notevoli e gravi difficoltà e che stanno soffrendo questo inaudito disagio assieme alle proprie Famiglie…
  • 3 luglio 2018: Nettezza Urbana. Una Città che soffre, senza precedenti. Ed anche all’inizio della stagione turistica, La Maddalena continua ad essere sporca. Colpa dei tanti maddalenini maleducati? – Questo è stato il punto di scontro tra maggioranza ed opposizione ieri in consiglio Comunale. Il 2 agosto p.v. Ciclat/Cogei lascerà il servizio che, a quanto pare, sarà sostituito da una società in house in corso di costituzione. Ben venga! Nel frattempo, però, sono numerose le zone periferiche e centrali che si mostrano sofferenti con l’abbandono continuo di rifiuti che non vengono prelevati dall’attuale servizio di nettezza urbana.

    

  • 6 luglio 2018: La Società in House per il servizio di nettezza urbana, partirà dal 3 agosto. La Ciclat con due anni di anticipo ha chiuso il contratto stipulato nel 2013e con il nuovo servizio sono salvi anche tutti i posti di lavoro a tempo indeterminato. Lo ha reso noto l’amministrazione comunale, dopo la riunione pubblica convocata ieri nel salone comunale di La Maddalena.
  • 31 luglio 2018: Emergenza Rifiuti. Cittadini incazzati e Comune assente. Continuano i disagi a La Maddalena a causa del mancato ritiro dei rifiuti, senza che l’Autorità Comunale assuma i dovuti provvedimenti contingibili ed urgenti. I cittadini, ormai disperati da questa situazione disastrosa, che si protrae ormai da lunghi mesi, continuano a lamentarsi, ma inutilmente, perchè da giorni il servizio di nettezza urbana non provvede alla raccolta della plastica, dell’umido e di ogni altra spazzatura e nessuno interviene. Bar e ristoranti si trovano costretti ad ammucchiare le loro immondizie in mezzo alla strada, con accumuli di spazzature mal odorante che invade le abitazioni circostanti.
  • 3 agosto 2018: Nettezza Urbana. Riparte il nuovo servizio. Da oggi parte il nuovo servizio di Nettezza Urbana gestito dalla Società in House del Comune di La Maddalena. Finalmente, per buona serenità dei cittadini, la Ciclat ha lasciato il servizio che da più di un anno ha solamente creato grossi problemi a tutta la comunità, è bisogna registrare che da alcuni giorni, (cioè sin da subito), la situazione igienica cittadina sta rapidamente tornando alla normalità. Nel frattempo anche tutti gli operai della Nettezza Urbana sono stati assorbiti dalla nuova Società Comunale.
  • 5 agosto 2018: Nettezza Urbana. Bittu (PD) chiede le dimissioni di Cataldi. A denunciare un danno di immagine enorme per la nostra economia, sempre più legata al turismo e a un disagio patito da tutti i maddalenini – e non – che pagano regolarmente la tassa sui rifiuti solidi urbani, ci ha pensato in questi giorni il Consigliere di minoranza del Partito Democratico Mauro Bittu il quale – sul quotidiano on-line Gallura Informazione… rilascia una sua intervista chiedendo le dimissioni dell’Assessore Cataldi, sostenendo che ha maldestramente gestito il problema…
  • Il Consigliere Roberto Zanchetta su La Nuova Sardegna: «L’amministrazione ha aspettato troppo prima di prendere in mano la situazione e costituire la Società in House perché sino al 2016 vantava il lavoro del gestore, considerata la buona percentuale di raccolta differenziata. Poi dal 2017 è iniziato un braccio di ferro per disservizi e applicazioni di penalità. Avrebbe dovuto fronteggiare il problema all’inizio dell’anno, non in piena stagione turistica. L’immondizia sulle strade è stata tolta, ma resta ammassata nell’Ecocentro o in altri punti».

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L’emergenza rifiuti sta rientrando e le minoranze insistono: «Troppi i ritardi».

Le opposizioni politiche – ovviamente e senza alcuna responsabilità diretta – ora polemizzano lamentando la lentezza con la quale l’Amministrazione Montella ha affrontato il problema, pur ignorando – (o facendo finta di ignorare…) – tutta la storia, la contorta burocrazia, le procedure giudiziarie e amministrative e tutta la restante normativa di riferimento che, purtroppo, la fanno da padrone senza possibilità alcuna di utilizzare la famosa “Bacchetta Magica” in tempi rapidi.

Che lentezza ci sia… e ci sia stata, francamente non può negarsi… ma che tutto ciò debba attribuirsi, con due paroline di circostanza politico-mediatica esclusivamente a carico dell’attuale Amministrazione Comunale, a mio avviso, mi pare ancora una volta molto pretestuoso.

Noi cittadini, già sin dal 2014, cioè in tempi ancora non sospetti, stiamo patendo questi disservizi mal prodotti ed i netturbini (con le loro famiglie) ancora peggio… o ce ne siamo già dimenticati?

Le opposizioni politiche – sempre secondo me – dovrebbe essere più presenti e partecipare più attivamente alla politica comune, senza tanti pretesti e/o proclami mediatici inutili… e come previsto per il loro ruolo istituzionale, se le cose vanno così male, dovrebbero prendere carta e penna e scrivere a chi di dovere e non alla stampa… giusto per non fare la solita e inutile comparsa da Teatrino… evitando di allarmare tutta la comunità e senza ottenere alcun risultato… (…e così dicasi, per esempio, anche per la disastrosa questione “dell’Opera Pia”, che se ne guardano bene di denunciare alla Magistratura la perdita di tanto denaro pubblico a carico dei cittadini… ma forse preferiscono parlare a voce alta di Parco e poltroncine varie?…)

(Alberto Tinteri)

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