POLITICA

Sanità. Pedroni: “io non ho nessuna responsabilità su questa riforma sanitaria”

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E chi la votata… invece?

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LA MADDALENA – Non si fa attendere la risposta di Gaetano Pedroni, capo gruppo consigliare del “Vento che Cambia”, che alla provocazione lanciata questa mattina dal suo compagno Consigliere Roberto Zanchetta, a proposito di Sanità Maddalenina Disastrata, da Facebook ribatte: “Non capisco cosa noi Consiglieri Comunali avremmo dovuto fare, più di quello che abbiamo fatto, dentro i percorsi istituzionali ( cioè del popolo) quando hai a che fare con un Assessore Regionale che non ti ascolta e un Consiglio Regionale che va avanti in un disegno che ha penalizzato i piccoli centri e non ha dato corso alle insistenti nostre rivendicazioni che hanno messo al centro l’esigenza di salvaguardare un ospedale di un isola con criticità uniche rispetto a qualsiasi altro presidio ospedaliero sardo definito sede disagiata alla pari del nostro Paolo Merlo. In più di un occasione, faccia a faccia con Arru (l’Assessore Regionale) abbiamo tentato invano di strappare un’intesa rispetto alla peculiarità del nostro presidio ma, a parte promesse vuote, non abbiamo ottenuto niente.

Abbiamo tante volte agito, senza clamori mediatici e pubblicità, per rimediare a fatti di quotidianità, evitando disservizi e complicanze di ogni tipo. Abbiamo fatto diversi Consigli Comunali, uno dei quali riunito anche a Cagliari, insieme ad altri Consigli Comunali di Città colpite dalla stessa sorte, sotto il Palazzo Regionale ma niente è cambiato.

Non mi sento sinceramente di condividere il pensiero di Roberto, perché sono abituato ad assumere le responsabilità per le questioni che possono dipendere da me. Ma in questo caso diciamola tutta, questo Governo Regionale ha tradito le nostre aspettative e ha determinato questa situazione. Ne ha la responsabilità e non ritengo giusto sentirmi dire non abbiamo fatto niente.

Abbiamo fatto ciò che è nel nostro potere.

Se poi si pensa che una manifestazione possa cambiare le cose, ne abbiamo fatto una il 12 Novembre 2016, partecipata, in presenza di Sindaci e Consiglieri Regionali, non mi sembra che quella piazza sia stata ascoltata.

Se poi, il tentativo è quello si spalmare le responsabilità, IO NON CI STO.

I responsabili hanno nomi e cognomi e tra questi certamente non c’è il mio. Alla riforma ospedaliera avrei votato contro, l’ho detto in tempi non sospetti, prima del voto.

Ora comprendo lo scoraggiamento ma a ciascuno le proprie colpe.

Abbiamo chiesto una manifestazione che riteniamo debba essere fatta, magari con uno sciopero generale, sindacati permettendo, per dare sfogo al nostro malcontento e delusione. Il potere di cambiare le cose non sta nelle nostre mani purtroppo…”

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