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Per Natale spesi 2,4 miliardi di euro, il 4% in meno rispetto allo scorso anno

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LA MADDALENA – In Sardegna, Chiese affollate in tutta l’isola per la Messa di Natale e poi tutti a casa per il tradizionale pranzo in famiglia. Tavole imbandite con le prelibatezze sempre più “made in Sardegna“. I sardi, infatti, per le festività natalizie si sono affidati ai tradizionali piatti e prodotti tipici locali: su tutti l’agnello, il maialetto, i culurgiones, ma anche astice, spigole, orate, prosciutto e pecorino.

Tante le iniziative di solidarietà per i meno fortunati.

Insomma, un Natale con temperature primaverili, diviso tra le celebrazioni religiose e passeggiate in centro e al mare, in una giornata di festa che però non ha fatto dimenticare la crisi e la lotta per il lavoro che ha caratterizzato anche questo 2018.

Ma secondo una indagine della Coldiretti, 9 italiani su dieci da Santo Stefano in poi, troveranno a tavola gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale: solo nel 7% delle famiglie, si legge nel report, non avanza niente – mentre il 2% dona in beneficenza e nessuno dichiara di buttare gli avanzi nel bidone.

Secondo la Coldiretti, infatti, ammonta ad almeno “mezzo miliardo il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole degli Italiani a Natale. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta”.

Per questo tradizionale appuntamento, dunque, in Italia sono stati spesi 2,4 miliardi di euro, il 4% in meno rispetto allo scorso anno.

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