CRONACA ED EVENTI

Guerra in Libia, pronti gli aerei italiani: “È massima allerta anche in Sardegna”

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LA MADDALENA(ansa) – La notizia è stata resa nota ieri sera, anche da alcune fonti parlamentari: “In tutte le basi aeree italiane il livello di allarme sarebbe massimo in relazione alla crisi libica“. Quindi anche in Sardegna.

Come è noto… visto che in queste ore – molto concitate, in cui il la preoccupazione è rivolta alla polveriera Medio Oriente, tutte le energie politiche sono concentrate ad evitare il peggio e che la situazione non sfugga di mano.

In Sardegna l’allerta è scattata per l’aeroporto militare di Decimomannu, che svolge un intenso ruolo sull’addestramento delle Forze Nato e ha una grande capacità logistica potendo ospitare contemporaneamente oltre cento velivoli, tra Cargo, Caccia ed Elicotteri. La base di Decimomannu è una delle più estese d’Italia che opera sin dal 1970 con un Reparto sperimentale e di standardizzazione al tiro aereo. Dal 1998 è stata ufficialmente dichiarata una zona bi-nazionale, dove opera quotidianamente sia l’Aeronautica italiana che quella tedesca. Ma sin dal 1955 sono stati oltre 21 gli Stati approdati coi propri mezzi nell’aeroporto Militare di Decimomanni.

Anche il poligono interforze Salto di Quirra è stato messo in stato di allerta; esso è infatti un’altra base dell’Aeronautica, diviso appunto tra la zona a terra di Perdasdefogu e il reparto di volo a Capo San Lorenzo, affacciato sul mare. Dagli anni Cinquanta quest’ultima è legata a doppio filo alle sperimentazioni nel settore aerospaziale, ma l’attività militare continua a essere prioritaria e preponderante.

In particolare il “massimo livello di prontezza operativa” sarebbe indirizzato agli Stormi di Trapani e Gioia del Colle (Bari), da cui decollano i Caccia che hanno il compito di intercettare i velivoli che entrano nello spazio aereo del nostro Paese senza autorizzazione. A Trapani operano gli F16, a Gioia del Colle gli Eurofighter.

Ufficialmente, l’attuale emergenza è scattata per l’escalation della guerra in Libia, dove la guerra civile va avanti dal 2014. Atualmente, contro la roccaforte politica che fa base a Tripoli, si sono schierati i miliziani del maresciallo Khalifa Haftar, che controllano l’Est e un pezzo di Sud sino alla capitale libica.

Ma nel frattempo tutte una serie di forze terze si sono inserite nella guerra.

Da non trascurare che la guerra in Libia sta diventando ancora più preoccupante dopo l’attacco aereo degli USA a Bagdad e in cui è morto il capo militare iraniano, il generale Qassem Soleimani, tanto che il nostro ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, di concerto col premier Giuseppe Conte, hanno deciso di innalzare il livello di sicurezza anche nei contingenti italiani in Medio Oriente ed in Libano dove sono impegnati  oltre 1.000 militari, a cui si sommano i cinquanta circa che operano a Hebron, in Cisgiordania.

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