POLITICA

Il PUL attende ancora il parere dell’Ente Parco che, ancora una volta, penalizza tutti

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L’Opinione…

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LA MADDALENA – Il vero motivo che sta frenando e soffocando il nostro Arcipelago non ha niente a che fare con le politiche stratosferiche mondiali… ma il vero motivo si chiama miscuglio di incertezza e incapacità politica determinata, purtroppo, da questo Ente Parco inutile e anche dispendioso. Un Ente inutile che, (politicamente), da sempre non fa altro che contrapporsi rovinosamente contro ogni volontà popolare generando continue situazioni penalizzanti per l’intera comunità.

Un Ente Parco che, vergognosamente, assiste da autentico distratto e senza assumere alcuna posizione per riportare nella disponibilità dello Stato la preziosa Spiaggia Rosa di Budelli, attualmente in uso ad un privato cittadino che ha sempre minacciosamente e pubblicamente comunicato, con arrogante pretesto, la sua intenzione di non voler abbandonare l’Isola… peraltro preclusa al resto del mondo.

Però, a quanto pare, con piacevole interesse si soffermano sulle attuali bazzecole del P.U.L.

Insomma, una sorta di carrozzone politico – (ripescato sempre all’ultimo momento dal solito Soviet Supremo) – che obiettivamente non ha alcun senso di esistere.

E proprio leggendo La Nuova Sardegna di ieri, giovedì 16 aprile, non ho potuto che recepire – tra le righe – la grande amarezza e delusione esternata dall’Assessore all’Urbanistica Annalisa Gulino, (un architetto e non un politico di natura) –  promotrice del Piano di Utilizzo dei Litorali del nostro Arcipelago, ancora bloccato (faziosamente) nei cassetti dell’Ente Parco, i cui ben pensanti politici (del fallimento) non si degnano minimamente di presentare il dovuto proprio parere, o dare un minimo accenno, proprio per poter così finalmente sbloccare le nuove opportunità di lavoro che la comunità maddalenina attende da questo prezioso documento.

E soprattutto in questi tempi di “Coronavirus”, (così come sottolineato dalla stessa assessora Gulino), il Piano di Utilizzo dei Litorali è certamente una buona prospettiva di ripresa e rinascita per tutta l’Isola.

Ma è purtroppo esattamente il contrario, perché l’attuale incredibile brutta questione del P.U.L., scaraventato nel dimenticatoio dell’Ente Parco con apparente notevole non curanza, sta palesemente precludendo la Comunità maddalenina dal programmare nuove opportunità di lavoro.

Sono ormai trascorsi tre anni dall’inizio di questa importante azione da parte dell’Assessora Annalisa Gulino e l’Ente Parco, persistente con la sua consueta arroganza politica ormai nota a tutti, pare abbia pensato bene di non rilasciare ancora il proprio parere, bloccando così tutta la macchina amministrativa: d’altro canto, questo carrozzone inutile, dovrebbe esprimere solamente un parere, perché poi la decisione finale spetta ad altro Ente… quindi, così facendo ha bloccato tutto.

Ripercorrendo i fatti, sappiamo che 3 anni fa, cioè nel 2017, l’amministrazione comunale di La Maddalena – (su iniziativa della stessa assessora Gulino) – aveva dato mandato (per la prima volta) allo Studio Tecnico Criteria di Cagliari di predisporre il Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL). Un importante documento, come tutti sappiamo, che costituisce parte integrante del Piano Urbanistico Comunale (PUC) e per il quale si prefigge di attuare una serie di obiettivi relativi alla tutela, conservazione e riqualificazione del territorio e delle aree costiere con azioni e progetti legati al turismo naturalistico ecosostenibile e al turismo costiero. Il PUL, inoltre, è uno dei principali strumenti attuativi del Piano Paesaggistico Regionale (PPR) per quanto attiene alle modalità di salvaguardia, gestione e utilizzo della fascia costiera come “bene paesaggistico d’insieme”. Esso, inoltre, disciplina la fruizione con finalità turistico-ricreative delle aree demaniali marittime e l’organizzazione dei litorali, compresa la regolamentazione dell’accessibilità viaria e pedonale, coerentemente con i principi delle Linee guida regionali, che puntano perciò a garantire la conservazione e la tutela dell’ecosistema costiero. Quindi, fondamentalmente, genera opportunità di lavoro alle comunità interessate.

Ma questi importanti criteri – che vanno certamente a beneficio del popolo sovrano, probabilmente, non sono stati ben compresi da questi sedicenti politici del Parco.

Nel Consiglio Comunale del 16 aprile 2019, quindi, l’amministrazione comunale aveva approvato l’Adozione del P.U.L. preliminare, inviandolo al Servizio Valutazioni Ambientali della Regione e all’Ente Parco di La Maddalena per il rilascio dei previsti pareri del caso.

Ed a seguito di ciò, numerosi sono stati anche gli incontri presso l’Ente Provincia dove, proprio in queste circostanze, l’Ente Parco presentava i propri rilievi e considerazioni su certi punti dell’articolato in discussione.

L’amministrazione Comunale, però, di tutta risposta e certa di accelerare la procedura in atto, provvedeva solertemente ad apportare alcune modifiche richieste sia dal Parco che dallo S.V.A. e presentava contestualmente anche le proprie controdeduzione.

Ma il Servizio Valutazioni Ambientali della Regione, a tutt’oggi, non ha ancora potuto rilasciare il suo parere definitivo da inviare all’Ufficio Provinciale V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) per la definizione della pratica, in quanto Sua Maestà l’Ente Parco di La Maddalena, ancora una volta inspiegabilmente e per ragioni ancora ignote, non si è degnato minimamente di dare alcun cenno di risposta.

Una situazione veramente incredibile e ridicola se non quanto mai penosa, che in questi giorni ha suscitato tra i maddalenini un grande senso di nausea e ripugnazione; sentimenti, purtroppo, che continuano a generarsi già da lungo tempo per una serie di accadimenti incredibili e vergognosi che – soprattutto in questa circostanza – si manifestano mascherati da pretestuosi interventi (secondo loro) giustificativi sui social, dove persino è stato pubblicato un atto interno alla pubblica amministrazione che però nulla ha a che fare con l’argomento P.U.L., quindi utilizzato impropriamente e scorrettamente a proprio modo, verosimilmente per screditare artificiosamente le persone di buona volontà e/o sovvertire la realtà dei fatti: forse, con il solito meschino intento propagandistico di fazione politica avversaria e fallita… stordolita da una evidente dose di gelosia e ossessionante voglia di potere.

Domanda: Ma cosa ce ne facciamo noi maddalenini di questo Ente Parco se poi, (sempre pretestuosamente e senza alcun senso di interesse comune), ogni qualvolta si aprono degli spiragli favorevoli per la popolazione ci deve mettere sempre il bastone tra le ruote?

Non dimentichiamoci, infine, che i Comuni, con volontà popolare, esistono sin da prima del Regno di Italia… I Parchi solamente dal 1994.

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