Regione. Aiuti alle imprese, lavori in corso
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CAGLIARI – Sul piatto della Regione Sardegna, ci sono i nodi della cassa integrazione in deroga, il salva-famiglie e gli aiuti alle categorie non considerate nel decreto Cura Italia: le prime due misure sono approvate anche se si registrano una serie di difficoltà sull’attuazione, la terza fa invece parte del disegno di legge salva-imprese – con base 100 milioni di euro – approvato dalla Giunta Solinas il 10 aprile e che arriverà al vaglio del consiglio regionale entro fine settimana.
L’obiettivo – spiegano da Villa Devoto – “è dare liquidità alle attività produttive per consentire loro di rialzarsi dopo questi mesi terribili“. In questo senso va l’accordo tra Regione e Banca europea degli investimenti, illustrato ieri dall’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino.
“L’intesa – ha spiegato l’assessore – permetterà l’accesso al credito a tutte le imprese, anche a quelle considerate a rischio: ogni concessione sarà a tasso zero per i prestiti fino a 800mila euro… Chi chiederà di più, fino a un massimo di 5 milioni di euro, potrà comunque avere condizioni favorevoli – ha precisato Fasolino – i prestiti avranno 24 mesi di preammortamento e il capitale potrà essere restituito in 15 anni. Tutto questo grazie a un fondo di 200 milioni di euro finanziato da Regione e Bei in parti eguali“.
Un altro disegno di legge, come detto, è indirizzato a garantire la copertura di una serie di categorie non comprese nel Cura Italia, per esempio colf, badanti e stagionali, e a fornire incentivi alle aziende per le assunzioni. La copertura in questo caso dovrebbe essere di circa cento milioni di euro. Previsti anche aiuti alle imprese fino a 7.500 euro in regime di de minimis.
Non dovrebbero invece esserci stanziamenti, come richiesto dall’opposizione, per le microimprese e per le piccole attività artigianali e commerciali. Tale misura, infatti, ha spiegato l’assessore al Bilancio, peserebbe sulle case della Regione per circa un miliardo di euro.
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