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Fase 2. Riaperture difficili con molte incognite in Sardegna

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L’Allarme dal Turismo si fa sempre più pressante

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LA MADDALENA – Bar, Ristoranti, Estetisti, Parrucchieri, Stabilimenti Balneari e Hotel sono pronti ad aprire. Ma con molte incognite e con la certezza che la strada non sarà in discesa.

A La Maddalena, il sindaco Luca Montella, ha chiesto al Governatore Solinas di estendere la riduzione dei biglietti dei traghetti a tutti i sardi, con le stesse tariffe agevolate per residenti, affinché l’Arcipelago possa concorrere alla pari con le altre località turistiche della Sardegna: “Se in Fase 2 e Fase 3 (Covid-19) ci troveremo col turismo di prossimità, c’è veramente bisogno dell’aiuto della Regione… ha commentato il sindacoperlopiù avremo un turismo coperto da tantissimi cittadini sardi che verrebbero a visitare l’Arcipelago a prezzi di trasporto contenuti.”

Gli alberghispiega Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna – sono pronti a riaprire, pur sapendo che non faranno utili: servirà solo per senso di responsabilità a pagare stipendi“. Ormai – sempre monitorando giorno dopo giorno i numeri dell’emergenza sanitaria – è conto alla rovescia: “Stiamo già lavorandocontinua Mancasu tutti i livelli per avere protocolli di sanificazione efficienti e applicabili“.

Strutture quasi a posto, ora mancano i clienti. “Stiamo aspettando solo le decisioni sulla circolazione delle persone e sugli accessi all’isola da porti ed aeroporti“.

Il Sib Confcommercio, il sindacato dei balneari, rappresenta le molte incognite sul fronte delle spiagge: “il clima è già quello giusto per tornare al mare, ma non mancano i punti interrogativi. Più che altroavverte il presidente Claudio Del Giudicemancano le regole sia dal Governo sia dalla Regione: né sulle distanze, né sui protocolli. Per questa ragione abbiamo inviato molte richieste di incontro per definire la situazione. Le Pec si susseguono ma le decisioni non arrivano. Forse sarebbe il caso che qualcuno iniziasse ad assumersi qualche responsabilità: la Regione Veneto, per esempio, lo sta facendo ed è in territorio spartiacque in questo delicato momento“.

Bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti si preparano al grande ritorno: Confesercenti sta organizzando diverse videoconferenze – (in questi giorni due ore per la somministrazione, altre due per estetisti e parrucchieri) – per consentire ai titolari delle attività di affrontare al meglio la fase 2. “In questi giornispiega il direttore regionale Nicola Murrusi sta procedendo con le sanificazioni. Che, lo ricordiamo, erano previste anche prima del Covid19. Ora si tratta di utilizzare i prodotti mirati. Anche se, comunque, non è prevista una certificazione della sanificazione“.

L’altro scoglio burocratico è il documento di valutazione dei rischi. Che quest’anno ha visto aggiungersi alla lista gli accorgimenti obbligatori per i rischi da coronavirus. “Il distanziamentoavverte Murrumetterà a disposizione meno spazio, difficile sarà realizzare lo stesso fatturato di prima. Si riducono gli incassi e si dovrà necessariamente ridurre anche il personale. Naturalmente stiamo spingendo per l’utilizzo degli spazi all’esterno”. Molta voglia di ricominciare. “Ma senza rete, però… – Inutile raccontare che tutto si risolve in 48 ore, anche i prestiti bancari sotto i 25mila euro non stanno arrivando…”.

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