CRONACA ED EVENTI

Brusca: “Chiedo scusa alle famiglie delle vittime”… (Ma vaffanculo!…)

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La mafia è una fabbrica di morte!

Non si è mai saputo?

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L’OPINIONE – Dalle ultime notizia di stampa, si apprende che in un’intervista ad una TV francese, che risale a cinque anni fa, il comodo pentito di Mafia Giovanni Brusca invoca il perdono, anche di sua moglie e di suo figlio.

Brusca – che è stato un fedelissimo di Salvatore Riina, lo chiamavano “scannacristiani” – ma poi ha collaborato con la giustizia ammettendo diversi crimini (si dice circa 150) e ora gli compete la scarcerazione anticipata perchè ha ammesso i più orrendi crimini.

Tra i suoi 150 omicidi, inoltre, Brusca ha confessato di aver coordinato i preparativi della strage in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta – una strage. 

Ha confessato poi numerosi delitti nella sua zona di San Giuseppe Jato. Ma ha soprattutto ha ammesso le sue responsabilità nel rapimento e nella crudele soppressione del giovanissimo Giuseppe Di Matteo, il figlio tredicenne del collaboratore Santino Di Matteo, che lo ha sciolto nell’acido.

Ma vi rendete conto?

Ironia della sorte, (se così si può definire), davanti alla prospettiva di trascorrere in carcere il resto della sua vita, si è fatto due conticini e qualche mese dopo l’arresto ha cominciato a collaborare con la “giustizia” rivelando tutti i retroscena e il contesto di tanti altri delitti e anche degli attentati a Roma e a Firenze nel 1993.

Dalle sue numerose rivelazioni, inoltre, presero l’avvio anche numerosi procedimenti che hanno incrociato pure i percorsi dell’inchiesta sull’altra incredibile “trattativa tra Stato e mafia”.

Nel suo caso, quindi, sono stati semplicemente applicati i benefici previsti per i collaboratori “affidabili”. E se ne era già tenuto conto nel calcolo delle condanne che complessivamente arrivavano solamente a 26 anni di carcere.

Ma vi rendete conto?

E siccome il nostro bravo boss Brusca era stato arrestato nel 1996 nel suo covo in provincia di Agrigento – (peraltro grazie al consueto giro dei soliti pentiti di turno…) –  dalla somma degli anni trascorsi in carcere, sarebbe stato scarcerato nel 2022., cioè il prossimo anno.

Ma con tutte queste persone che ha ammazzato, si calcolano solo 26 anni di carcere?

Dulcis in fundo, la pena si è ancora accorciata per la sua “buona condotta”… (in effetti – in tutto questo periodo trascorso in carcere, non è riuscito ad ammazzare qualcun altro).

Insomma,  Brusca ora è libero? – Non ci si può credere! – È veramente una vergogna inaccettabile, un’ingiustizia per tutto il Paese.

Ma come si può poi sentire: bisogna avere fiducia nella giustizia? – Ma di quale giustizia parliamo?

La scarcerazione di questo inqualificabile Brusca é veramente un pugno nello stomaco che ti lascia senza respiro… e non chiediamoci come un fatto così assurdo sia possibile, perchè la risposta sulla  scarcerazione di un “pentito” – per i tecnici del mestiere senza cuore – è purtroppo un atto tecnicamente inevitabile ma, pensano tutti i cittadini per bene, moralmente impossibile da accettare. Quindi questa legge va al più presto rivista e modificata.

E Brusca va rimesso immediatamente in galera a marcire! – 

Oggi è la Festa della Repubblica! Viva l’Italia.
(…e che Dio ci perdoni)

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P.S. – In nome della Legge… andiamo avanti così!

Fabrizio Corona, ex partner e amministratore di Corona’s, agenzia fotografica di Milano, negli anni è stato coinvolto in diversi procedimenti giudiziari (tra cui la nota inchiesta Vallettopoli)…

Nel 2015 venne condannato definitivamente dalla Cassazione:

a 13 anni e 2 mesi di reclusione

per reati continuati:

da ladro di polli.

Dal dicembre 2019 agli arresti domiciliari per motivi terapeutici, nel marzo 2021 il tribunale di sorveglianza di Milano ne ha disposto il ritorno in carcere. (Vedi)

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(Guardiavecchia.net)

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