
Incendi. Situazione tragica in Sardegna. Giagoni (Lega): “il Governo nazionale intervenga subito”

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ORISTANO – Sono diverse centinaia le persone evacuate per tutta la notte, abitazioni danneggiate, migliaia di ettari di territorio divorati dal fuoco. Non sono ancora stati domati gli incendi che hanno messo in ginocchio l’area del Montiferru, nell’Oristanese. Il gigantesco rogo divampato tra Bonarcado e Santu Lussurgiu, non è ancora stato domato. In nottata sfollati gli abitanti di Cuglieri, nel primo pomeriggio anche quelli di Scano Montiferro.
Questa mattina la situazione è lievemente migliorata e 120 persone circa hanno fatto rientro a casa. Paura anche a Sennariolo, che è stato completamente evacuato: 155 gli sfollati.
Le persone che hanno trascorso gran parte della notte lontano da casa stanno facendo rientro. Dalle ultime notizie, sono state evacuate anche alcune abitazioni a Tresnuraghes e Flussio.
Sulla zona già da questa mattina all’alba, stanno lavorando centinaia di uomini del Corpo forestale, Barracelli, Protezione civile, vigili del fuoco e volontari. In loro aiuto ci sono due Canadair e quattro elicotteri della flotta regionale, tra i quali il Super Puma. Da Cagliari sono partite colonne mobili e mezzi speciali. La protezione civile regionale ha pure chiesto l’intervento del Genio Guastatori di Macomer per mettere in campo i mezzi pesanti sulle linee di aggancio per il controfuoco.
Al momento ancora non sono stati quantificati i danni, ma le fiamme hanno danneggiato numerose abitazioni e aziende agricole.
La Coldiretti Sardegna: “E’ una vera e propria catastrofe quella che si sta consumando in queste ore in Sardegna dove si prevede un’altra giornata da inferno. Oltre ai Comuni assediate dalle fiamme, ad essere devastati e accerchiata dalle fiamme sono anche le campagne con gli allevatori impegnati in una corsa contro il tempo anche durante la notte per recuperare gli animali, alcuni dei quali stati raggiunti dalle fiamme“.
- Fiamme a ridosso del centro abitato a Scano Montiferro. Le squadre dei vigili del fuoco sono state schierate a protezione delle strutture e abitazioni nel tentativo di arrestare l’avanzare dell’incendio: si sta provvedendo al rifornimento idrico, allo spegnimento dei focolai e al salvataggio del bestiame all’interno delle numerose aziende agricole. Quattrocento persone che abitano alle periferia del paese sono state allontanate dalle proprie abitazioni, alcune delle quali sono state lambite dalle fiamme. Il sindaco Antonio Flore ha disposto un centro di raccolta nella palestra comunale.
- sale a 20mila ettari l’area distrutta dalle fiamme del gigantesco rogo che sta devastando le campagne, le aziende agricole e lambendo i paesi dell’Oristanese, scatta una nuova allerta tra Seneghe e Macomer. Dopo l’evacuazione delle case in periferia a Scano Montiferro, il fronte del fuoco si sta spostando verso nord nel Marghine. Il sindaco di Macomer ha lanciato un “invito allo sgombero delle campagne dalla presenza umana”. Secondo l’assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis, “la stima dei danni ambientali, sociali ed economici è incalcolabile. Solo sul Mmontiferru ci sono 20 mila ettari bruciati“.
- Un hotel di Bosa (Oristano) mette a disposizione gratuitamente le camere libere rimaste, come annunciato sulla pagina Facebook dell’attività: “Vista la terribile situazione che ha colpito il nostro territorio l’Hotel Palazzo Pischedda mette a disposizione gratuitamente alcune camere libere rimaste per chiunque abbia necessità di alloggio viste le numerose persone che sono state obbligate a lasciare la propria abitazione. Offriamo assistenza per quanto ci è possibile. Siamo vicini a tutti”.
“Distruzione e tristezza, questo il quadro che la nostra magnifica isola presentava a noi tutti questa mattina – hanno detto i consiglieri regionali della Lega Giagoni e Mele che chiedono un intervento immediato del Governo: “Un dolore immenso: tanti, troppi, ettari andati in fiamme, aziende, imprese, bestiame , case e sacrifici di una vita distrutti totalmente dalla devastante azione del fuoco, che lascia dietro di se solo dolore e tanta rabbia. La nostra terra piange lacrime di cenere, la nostra gente ha il cuore che sanguina e ha bisogno di un intervento urgente per potersi rialzare.
Da parte nostra vi è l’intento di essere presenti e quando arriverà il momento della conta reale dei danni, cosa al momento impossibile da quantificare, saremo pronti a intervenire mettendo in campo quanti più interventi finanziari che le nostre casse consentono. Chiediamo, però, al governo nazionale che non ci lasci soli, abbiamo bisogno di un aiuto concreto, la situazione è a dir poco tragica e i nostri rappresentanti a Roma hanno il dovere di sostenere i nostri conterranei!”
“20.000 ettari arsi dalle fiamme in 24 ore – evidenzia Dario Giagoni – e la situazione è in continua evoluzione, in quanto le fiamme non sono state ancora domate. La disperazione di chi mi contatta con le lacrime agli occhi, per la devastazione che vede nelle proprie abitazioni è sconcertante. Abbiamo bisogno di aiuto, non abbiamo mai vissuto un momento tanto tragico è grave, devono intervenire ora inviando a supporto dei nostri operatori uomini e mezzi di soccorso. Nessun altra parte d’Italia presenta un quadro altrettanto grave e tragico( in fumo 20 mila ettari in 24 ore e sta proseguendo), non possiamo essere lasciati soli.”
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