Covid. In Sardegna, su 10 decessi 8 sono non vaccinati
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La Statistica… della Medicina
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CAGLIARI – A livello nazionale la curva dei contagi e dei decessi comincia a calare, in Sardegna invece la direzione verso il basso ancora non si vede.
Dall’inizio dell’anno sono 199 i sardi morti per cause legate al Covid, da inizio pandemia sono stati 1.923. Una situazione ancora più comprensibile con altri numeri relativi al boom di casi, che ieri hanno superato i 2.500, e di ricoveri che sono stati più di dieci in area medica.
E nonostante la variante Omicron sia meno letale ma più contagiosa, non vuol dire che non possa essere fatale per chi ha scelto di non vaccinarsi e per chi soffre di altre patologie.
“L’aumento di decessi è evidente così come il fatto che questo è legato all’aumento di casi; tanti positivi non li abbiamo avuti neanche nella prima ondata – dice Sergio Marracini all’Unione Sarda, epidemiologo e direttore del Presidio ospedaliero unico dell’Assl di Cagliari – Un positivo non vaccinato ha il 30% in più di rischio relativo di potersi ammalare rispetto a un vaccinato. In sostanza quindi un no vax positivo ha 30 volte di probabilità in più di ammalarsi rispetto a chi ha completato il ciclo. Per fare un paragone: Un fumatore ha 8 volte in più le probabilità di avere un tumore ai polmoni rispetto a chi non fuma, ecco qual è la portata del Covid per un non vaccinato. A rischio sono ovviamente i pazienti fragili, quelli non vaccinati rischiano molto di più. Ed è chiaro che il virus può essere mortale per chi ha altri problemi. In generale comunque anche i pazienti vaccinati possono avere patologie che normalmente non portano alla morte però se poi diventano positivi possono avere delle conseguenze serie”.
Su un campione di dieci decessi, “otto sono legati solo al Covid-19, e sono tutti non vaccinati”, osserva il prof. Marracini: “Gli altri sono pazienti che soffrono di altre patologie”.
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